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Matteo Marani, a SkySport24, ha parlato dell’Inter e del suo momento: “Pioli? E' stato fin dal primo minuto il candidato di Ausilio e Gardini e questo è un segnale molto importante, è garanzia per lui andare a lavorare con due dirigenti che in lui hanno creduto. Insieme dovranno partire dall’ottavo posto con dieci punti in meno rispetto a un anno fa. L’addio di Bolingbroke fa pensare che Suning dia a dg e ds pieno appoggio”, ha detto. E ha aggiunto anche altro:
LA SCELTA - “Siamo ad una svolta netta. Metteranno un loro uomo al comando e si sono affrancati dalle scelte fatte da Thohir. Credo si siano resi conto che dovevano affidarsi a uomini di fiducia anche sul campo e hanno fatto una scelta in tal senso. Ausilio e Gardini si giocano molto anche loro accanto a Pioli. Con l’addio di Bolinbroke si capisce che Suning sta cercando di avere un referente visto che loro sono lontani dall’Italia”.
LA FIGURA CHE MANCA – “Zanetti rappresenta anche la parte più passionale del tifo nerazzurro. Credo che la scelta di Pioli in realtà sia la scelta migliore, e di buon senso, che si potesse fare. Serve un’unica corrente attorno all’Inter”.
ICARDI – “Mi aspetto l’Inter con il 4-3-3 con Perisic e Candreva come modulo di Pioli. Bisogna togliergli la dipendenza totale di Icardi che segna più la metà dei gol nerazzurri e quando non segna fa l’apertura per il croato. L’ha decisa ancora lui in prima persona e con l’assist al compagno. Non mi ricordo un’Inter così dipendente da qualcuno da anni ”.
(Fonte: SS24)
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