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Foto: Sky Sport
Lungo editoriale di Matteo Marani su Tuttosport. Il giornalista si è espresso così sugli allenatori, specialmente su Allegri, Sarri e Spalletti, ancora senza squadra:
"Colpisce che, nonostante il ritorno di Prandelli, restino fuori dagli schermi gli altri grandi principi della panchina, a partire dagli ultimi due campioni d’Italia, ossia Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. A loro va sommato Luciano Spalletti, altro eccellente protagonista assente dalla competizione da ormai più di un anno. Gli ultimi due, Spalletti e Sarri, sono stati sondati dalla stessa Fiorentina, tuttavia il loro contratto in vigore con Inter e Juve non ha semplificato le cose. Ingaggi alti e aspettative non meno elevate, con la comprensibile preferenza per entrambi di cominciare a inizio stagione".
CONTE - "Non era probabilmente mai successo nella storia del calcio italiano che gli ultimi due vincitori di un tricolore assistessero da spettatori al campionato. Se sono pochi i casi di un allenatore campione d’Italia sollevato dall’incarico, è quasi impossibile che ciò capiti agli ultimi due della lista. Ma alla Juve le aspirazioni di un gioco migliore, più europeo e più adatto dunque alla Champions, hanno originato la doppia rivoluzione degli ultimi dodici mesi. E così all’Inter, dove si è puntato su Antonio Conteper arrivare in fretta allo scudetto che manca da dieci anni. Al momento le scelte delle due dirigenze non si sono ancora tradotte in realtà fattiva, ma c’è tempo e si vedrà".
SPALLETTI, ALLEGRI E SARRI - "Torneranno, ma forse non presto, visto che la disponibilità di panchine a certi livelli non è così ampia. Spalletti ha rinunciato lo scorso anno all’offerta del Milan, che poi ha scelto Pioli, pretendendo dall’Inter una adeguata chiusura del rapporto. Sarri aveva la Fiorentina all’orizzonte, mentre Allegriè stato vicino in estate a sostituire il bizzoso Conte nello spogliatoio della Pinetina. All’ultimo il matrimonio non si è fatto. E così i nostri tre alfieri più vincenti, assieme a Carlo Ancelotti emigrato in Inghilterra, sono al momento fuori della Serie A. Un tempo bastavano poche sconfitte per essere mandati via. Non era mai successo che accadesse con le vittorie".
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