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Marani: “Juve, Sarri via per lo spogliatoio. L’Inter può vincere. Tra Conte-Pirlo è più difficile per…”

Alessandro De Felice

Le dichiarazioni del giornalista sui bianconeri e sui nerazzurri con il confronto tra i due tecnici e le aspettative

Matteo Marani, giornalista di Sky Sport, ha parlato negli studi della vittoria della Juventus nel derby contro il Torino e del confronto con l'Inter. Tra i temi caldi anche il paragone tra Andrea Pirlo e Antonio Conte:

"Vittoria importante della Juve. Dall'altra parte finalmente una prestazione da Toro con spirito Toro. Purtroppo con errori nel finale che ha pagato a caro prezzo. Se non ci fermiamo alla vittoria non mi ha soddisfatto la Juve dal punto di vista della prestazione. Ho aspettative più alte, Giocatori che si propongono poco e che si muovo a fatica senza palla. Si sono ripetuti limiti di Benevento. La vittoria è importante ma mi aspetto più dal punto di vista del gioco perché sono state fatte due rivoluzioni. Chiesa e Kulusevski devono entrare di più nel gioco. Ora torna seconda e può fare un filotto importante con partite abbordabile. Parallelamente ai punti mi aspetto una crescita del gioco".

"La Juve ha bisogno di convinzione. Deve tornare più padrona delle partite, lo è stata per molti anni. Non dava spazio a nessuna nel giocare. In questo cambiamento radicale perde certezze per acquistarne alcune nuove. Pirlo ha chiamato i senatori dopo il Benevento: è significativo che oggi parli Bonucci in questo modo. Tutti sanno che questo nuovo corso deve essere supportato. Lo spogliatoio si è espresso lo scorso anno e credo che una delle ragioni principali della chiusura con Sarri sia stata questa".

"La Juve è più forte come rosa ma l'Inter può vincere. Anno particolare, difficile fare previsioni. L'Inter che ho visto dal Sassuolo in avanti è incoraggiante. Una squadra compatta, unita e coesa, che sa stare bassa e ha transizioni veloci. Meno comanda la partita e più la fa sua: è questa la condanna dell'Inter di quest'anno. Non possiamo usare lo stesso metro per i due allenatori? A Conte chiediamo soprattutto i risultati, mentre a Pirlo si chiedono anche risultati ma soprattutto il gioco. Sono due premesse molto diverse. Conte ha l'obbligo di vincere per quello che è stato l'investimento su di lui e che si porta dietro: gli si chiede molto meno gioco. Alla Juve i punti li avevi ma si è cambiato perché non c'era il gioco. Ecco perché per Pirlo è più difficile rispetto a Conte".