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Il vide direttore di SkySport24, Matteo Marani, ha parlato dell’Inter e di de Boer e di cosa aspettarsi nelle prossime ore: “C’è una parte di Inter molto vicina all’Inter, ma non sono Ausilio, Zanetti e Gardini che decidono, di decide dall’altra parte del mondo. De Boer è stata una decisione presa da Thohir e non da loro tre. Rimane che è un’Inter con tanti problemi, che soffre la mancanza di Medel e non ha equilibrio senza il cileno, le uniche gare in cui ha dato segnali rassicuranti è stato quando c’è stato un centrocampista equilibrato davanti alla difesa. Con il Torino aveva fatto bene Icardi ed è andata bene perché si è inventato due gol, ma ieri Joao Mario ha fatto una partita bruttina”.
LA RICOSTRUZIONE MANCATA – “Dopo Mourinho non è subito stata fatta una ricostruzione e serve sicuramente un periodo medio-lungo. La grande crisi di Milano che ha fatto strada a Juve, Napoli e Roma è segnata dai continui cambi in panchina. In sei anni sono cambiati sette allenatori, ma anche tre proprietà. Leonardo è uno dei nomi che circolano in queste ore. Con de Boer stiamo avendo la peggiore Inter degli ultimi venti anni e non solo da un punto di vista dei risultati, ma anche dal punto di vista del gioco: non ne ha uno, si deve solo sperare che Icardi si inventi qualcosa. Leo ha grande spessore e ha spirito internazionale e credo che Pioli sia si assoluto affidamento, in grado di prendere una squadra in corsa. Bisogna vedere quale filone passa: c’è una linea italiana e forse lui può avere qualche chance in più”, ha anche sottolineato il giornalista.
RISCHI – “Cambiare prima della partita con il Southampton, che è decisiva, è rischioso. Dopo la vittoria con il torino, il venerdì, dopo l’assemblea dei soci è stata manifestata fiducia piena e ampia e oggi non puoi rimangiarti la parola. Con il club inglese e con il Crotone si può pensare di continuare e poi se è il caso si cambia nella pausa per le Nazionali”, ha concluso.
(Fonte: SS24)
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