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Ospite della trasmissione 'Il calcio è servito', il giornalista Matteo Marani ha analizzato l'ultimo turno di Serie A in collegamento con Sky Sport: "In questo momento stanno venendo fuori i valori: andando avanti, stanno emergendo. Alla distanza, le squadre mostrano il loro valore. Non ci si deve stupire che l'Inter sia prima a punteggio pieno nel girone di ritorno; che la Juve sia seconda; che l'Atalanta terza e che il Milan abbia avuto una flessione che ci si aspettava".
Sulla sfida col Torino: "Per caratteristiche l'Inter difficilmente può fare una partita bella. Se sta alta, rischia: l'Inter deve aspettare. Col Torino era una partita difficile: ha fatto una grande prova di contenimento e concentrazione. Importantissimo riuscire a vincerla dopo il pari. L'Inter ancora non ha vinto il campionato: la Juventus è ancora temibile ed è "avvelenata" dopo l'eliminazione in Champions".
Marani esalta Lautaro Martinez: "È straordinario, come dimostrano i numeri. 14 gol 'puliti', senza rigori. È indispensabile e c'è stata una grande crescita anche grazie al modulo: le due punte sono arrivate con Conte, non c'erano con Spalletti. Lukaku e Lautaro? Non parliamo di singoli ma di coppia: si trovano e integrano. Lukaku non è inferiore a Lautaro e viceversa: sono complementari in maniera ideale".
Spazio anche ai due "nuovi acquisti": "Eriksen e Sanchez sono valori aggiunti. Eriksen è un campione. Quando non giocava, dispiaceva: era un torto al talento e alla classe infinita del ragazzo. Nella palla di ieri a Lautaro c'è una differenza di classe, di testa, di qualità, di eccellenza. Sono contento per lui e per Conte. Barella? I risultati partono dalla testa e dalla serietà: non sono un caso. Sentirlo parlare è un manifesto da far ascoltare".
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