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Marchetti: “L’Inter non è ancora quella di un anno fa. E proprio per questo…”

Matteo Pifferi Redattore 
"Un avvio sottotono e una condotta di gara di una squadra che si vede non ha ancora raggiunto l'equilibrio della passata stagione", dice Marchetti

Luca Marchetti, giornalista, ha analizzato su TMW la vittoria dell'Inter contro lo Young Boys:

"Sorride, alla fine, l'Inter. Alla fine, dopo aver messo dentro i big, dopo aver sprecato un calcio di rigore con Arnautovic, dopo aver rischiato anche di andare sotto, dopo aver vissuto un’altalena di emozioni (visto che lo Young Boys non ha fatto la figura dello sparring partner). L'Inter compie il proprio dovere e avrebbe potuto farlo anche prima. Un avvio sottotono e una condotta di gara di una squadra che si vede non ha ancora raggiunto l'equilibrio della passata stagione. Pesano le assenze, pesano anche gli infortuni che continuano a impensierire Inzaghi in vista della partita di domenica sera e soprattutto in vista di questo primo tour de force stagionale"

"Ma quest'anno, con un turnover ancora più scientifico (sempre infortuni permettendo) le risposte che vengono date dalle "alternative" sono soddisfacenti, ma non ancora al livello dei primi 11. Sostituire Calhanoglu per esempio risulta essere praticamente impossibile (soprattutto se poi viene a mancare anche Asllani), in avanti questa non è certamente la serata per dire che i giocatori nerazzurri sono tutti sullo stesso piano: il rigore non realizzato da Arnautovic si somma ad una serie di errori che pesano sulle spalle dell'attaccante nerazzurro e che lo penalizzano ben oltre il proprio impegno. Ma poi alla fine contano i fatti: e i fatti dicono che la decide ancora una volta Thuram. Peraltro su assist di Dimarco (anche lui partito dalla panchina)"

"L'Inter però tiene botta, si piazza al terzo posto (con tutti i criteri Uefa è 7imo formalmente), con il gruppone delle squadre a 7 e con una buona prospettiva per il futuro. Gara difficile, insomma, come quella di Roma. Ma come quella di Roma portata a casa, magari con più sofferenza ancora, ma con lo stesso risultato. L'Inter - per tutta una serie di motivi - non è ancora l'orologio perfetto della passata stagione. Ma proprio per questo, i margini di crescita lasciano ben sperare l’ambiente nerazzurro".