Il giornalista di Sky Sport, Luca Marchetti, a Calciomercato.it ha analizzato ampiamente la situazione di mercato di casa Inter: "A guardare la tv e a leggere in giornali e siti in questi giorni si comincia a delineare sempre più la personalità di Erik Thohir. Un uomo gentile, sempre cortese. Ma dalle idee molto chiare che una volta capiti i criteri principali del movimento calcio in Italia, cerca di dare il suo imprinting. Si lavora principalmente su due fronti e con una nuova impostazione, più americana. Obiettivi, budget e risultati. Ampia autonomia e ampia fiducia. Ma soprattutto a differenza della gestione Moratti, al di là delle riduzione di alcuni costi, si deve tendere sempre di più all'autogestione. E come si fanno a coniugare i risultati sportivi con le spese contenute. Ecco che qui entra in acena il marketing: Thohir vuole allargare il fatturato dell'Inter. Non sarà né un'operazione semplice né tantomeno scontata. Ma necessaria per questa Inter in versione indonesiana.
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Marchetti (Sky): “Thohir uomo dalle idee chiare. Lavora per risanare, i nomi…”
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Poi toccherà all'area sportiva fare il resto. Essere capace di trovare giocatori che possano crescere nell'Inter per garantirgli risultati e introiti. Messa così smembra facile. Ma in realtà non lo è. Vincere non è facile. Figuriamoci con questi vincoli. Ma già ora tutti i dirigenti dell'Inter si stanno muovendo verso questa direzione. Il primo acquisto si chiama pazienza. Ci vuole tempo per costruire una squadra vincente. I risultati devono essere graduali. Poi basta guardare quello che si è fatto finora: i tifosi dell'Inter non devono disperarsi. Anzi può essere esaltante difendere a spada tratta un'idea, un progetto, una strada. Per la rinascita e la crescita. La ricerca dei giocatori sta procedendo proprio verso questa direzione (come già era successo con l'ultimo Moratti): investimenti sui giovani, pochi acquisti di giocatori già affermati e la ricerca dei parametri zero funzionali. Ecco perché Vidic, ecco perché Tom Ince. Ecco perché Nilton si è fermata: serve un giocatore diverso.
Idee chiare, chiarissime. Con Mazzarri perfettamente integrato nel progetto, contratto o no. Scelte condivise: serve un centrocampista con certe caratteristiche? Subito al lavoro: Xakha del Borussia Moenchengladbach verrà approfondito. È forte e giovane, costo relativamente contenuto (almeno rispetto a Luiz Gustavo). Obi Mikel che ha le caratteristiche anche di internazionalità già sulle sue spalle. Behrami che invece garantisce una duttilità non indifferente e una conoscenza del campionato italiano che potrebbe essere decisiva. In questo momento il trio è questo qui, senza ordine gerarchico. E con la consapevolezza che la lista può essere sempre allargata. Altro ruolo vitale: l'attaccante. Anche qui vi diamo tre nomi, quelli più caldi in questo fine maggio: Lamela del Tottemham, Hernandez del Manchester e Elkeson del Guanzghou. Giocatori in grado di poter garantire (almeno gli ultimi due) la possibilità di giocare sia come prima che come seconda punta o attaccante esterno. Giocatori che non hanno prezzo eccessivi perché (almeno gli "inglesi") potrebbero arrivare in prestito con riscatto legato a risultati personali o di squadra. Insoma i nomi sono di un certo rilievo. Senza dimenticare che poi serviranno anche altri giocatori in giro per il campo. E che arriveranno anche le cessioni, non indispensabili, ma comunque necessarie per un volano. Guarin è l'indiziato principale (con il Wolfsburg ora in prima fila) tanto che il suo agente si è fatto una settimanella a Milano. Ranocchia l'altro visto che o rinnova o va via: atteso un incontro con il suo manager a breve.
Naturalmente un buon spazio di manovra lo danno anche i mancati rinnovi dei sentaori (che al lordo sgravano l'Inter di una bella fetta di stipendi). Ma la strada non è comunque in discesa. Bisognerà trovare ragazzi alla Tom Ince o alla Kovacic (magari ancor più convenienti) per creare l'effetto volano, in campo e suo mercato. Come magari Cristian Manea, terzino destro e sinistro, all'occorrenza anche difensore centrale. Lo seguono anche Udinese, Ajax e Arsenal. Esattamente quelle squadre che più somigliano al tipo di impresa sportiva che ha in mente Thohir".
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