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Marchione: “Keita può diventare un top player. A Barcellona con Icardi ha imparato…”

Fabio Alampi

Le parole dell'agente che portò in Italia i due prodotti del vivaio catalano

Nunzio Marchione, l'agente che lavorò per portare in Italia dal vivaio del Barcellona, in tempi diversi, sia Keita Balde che Mauro Icardi, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dell'attaccante senegalese, accostato in queste ore all'Inter.

Come lo ricorda quel Keita 16enne che portò nel 2011 alla Lazio?

Lo seguivo al Cornellà, mi piaceva perché al talento univa una gran personalità. Faceva gola a tanti, ma devo dare merito a Tare di averci creduto, perché non era un acquisto "da Lazio". Il costo era contenuto, ma c'erano problemi di passaporto e infatti il primo anno lo passò ad allenarsi e basta. Fu tesserato la stagione successiva.

Sette anni dopo, come si è evoluto?

Tecnicamente era già molto forte perché imprevedibile, giocava con due piedi, da allora è migliorato tanto sotto porta. Gli serve ancora uno step per diventare un top player vero: saper sfruttare la pazienza, perché in una grande squadra prima o poi il tuo momento arriva e devi essere pronto, e trovare una posizione in campo che esalti la sua imprevedibilità.

Pochi mesi prima aveva portato anche Mauro Icardi da Barcellona alla Samp. Che bagaglio si sono portati i due da La Masia?

Di sicuro entrambi hanno imparato lì l'importanza del lavoro. Inoltre allenarti in un contesto così ti dà fiducia, e infatti un tratto che i due hanno in comune è la calma quando scendono in campo, la sicurezza dei loro mezzi che hanno mostrato fin da giovanissimi anche nelle situazioni più difficili.