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Marchisio: “Con l’Inter di Mourinho ci furono contatti, ecco perché dissi di no. Sugli scudetti…”

Redazione1908

L'ex giocatore bianconero in una lunga intervista al Corriere della Sera

Claudio Marchisio, intervistato recentemente anche da Paolo Condò, si è raccontato al Corriere della Sera. L'ex giocatore bianconero è diventato un riferimento per quanto riguarda i temi sociali dei quali ama parlare anche su Instagram. Spazio a riflessioni sui tempi che stiamo attraversando ma anche ai ricordi calcistici.

Ma è vero che lei è talmente juventino che rinunciò a trasferirsi all’Inter di Mourinho?«Ci furono dei contatti: dissi di no. Persone come me, Totti, De Rossi o Maldini, hanno fatto tutta la trafila con gli stessi colori. Fin da bambini. Il nostro attaccamento alla maglia non è negoziabile. Pensi che mi cercò anche il Real Madrid. Avevo 21 anni, avevo appena cominciato a giocare nella Juve e Capello, allora a Madrid, mi voleva. Dissi di no perché volevo giocare nella mia squadra del cuore, davanti ai miei genitori, nella mia città».

"Quindi lei è così tifoso juventino che sa anche quanti sono gli scudetti bianconeri?«Lo sa benissimo anche lei quanti sono».

"Ne ballano sempre due, vinti sul campo, ma tolti in seguito agli scandali di Moggi e Giraudo. Perché non metterci una pietra sopra e andare avanti?«Non si rivendicano gli scudetti tolti per l’albo d’oro, ma per reclamare una differenza di trattamento subìto rispetto alle altre squadre».

(Corriere della Sera)