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Marcolin: “Inter, Lukaku-Lautaro titolari. Ma Dzeko e Correa saranno importanti”

Fabio Alampi

Il tecnico, dopo aver commentato il test contro il Lens, non fa drammi per la sconfitta: "Presto per giudicare"

Dario Marcolin, tecnico e commentatore tv, ai microfoni di Tuttosport non dà troppo peso alla sconfitta dell'Inter a Lens: "Si deve tenere conto dell’andamento della partita. Nel primo tempo i padroni di casa sono stati dinamici, hanno dato più ritmo alla gara. Così Brozovic, Barella e Calhanoglu non hanno avuto la possibilità di rifornire gli attaccanti. Credo anche che uno come Dzeko, per struttura e massa, necessiti un po' più di tempo per entrare in forma rispetto ad altri. Quello che è mancato è stato il costruire più che il finalizzare da parte delle due punte interiste. Quando poi sono entrati Lautaro e Lukaku, si è visto, ma era cambiato il Lens: c'erano maggiori spazi. Poi il belga sposta gli equilibri, non c'è niente da fare".

Per Correa e Dzeko valutazioni affrettate.

"È presto per giudicare, il campionato inizierà tra tre settimane. Tra noi ex calciatori si dice: "Calcio d'agosto, non ti conosco". Ecco, pensi che siamo ancora a luglio. La condizione fisica si crea con queste partite".

Dzeko e Correa come vivranno il fatto di partire dietro a Lukaku e Lautaro?

"L'Inter disputerà tantissime partite, più di 50, ci sarà spazio per tutti. Ogni allenatore ha un undici titolare e quelli che stanno dietro. Ma con i cinque cambi puoi cambiare la partita. E Dzeko e Correa potranno essere importanti. Sottolineerei l'importanza delle coppie fisse. Inzaghi ha scelto e questo è importante, dà un segnale agli avversari".

L'importanza è la chiarezza di queste coppie. E l'essere adatti al saper ricoprire anche il ruolo di subentranti.

"Tutti vogliono partire dal primo minuto, Dzeko e Correa sono molto forti, ma se i titolari sono Lukaku-Lautaro c'è un motivo. E credo che non si scandalizzi nessuno".

Lei rinuncerebbe a Sanchez?

"Quando hai le coppie nei ruoli sei in linea con quello che devi fare. Dzeko è il vice Lukaku, Correa il vice Lautaro. È vero che il cileno ha risolto delle partite l'anno scorso da subentrato, nessuno discute la bravura del giocatore, ma si deve tenere conto del fattore economico: in questo caso decidono le colonne del più e del meno".

Secondo lei con Lukaku cambierà il tipo di gioco dell'Inter di Inzaghi?

"Non credo, il tecnico nerazzurro attacca con sei uomini e lo fa al di là delle caratteristiche dei giocatori. Credo che il belga porterà maggiore fisicità, ma i concetti resteranno i medesimi della passata stagione".

Il quinto attaccante sarà un giovane. Pinamonti potrebbe restare? O era un profilo adatto per Satriano?

"No, è giusto che questi ragazzi vadano a giocare. Sono forti, potranno tornare più avanti, una volta maturati del tutto".