Alessia Marcuzzi ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera nella quale ha parlato anche del suo rapporto con il cinema
Alessia Marcuzzi il 3 maggio affiancherà Carlo Conti su Rai 1 alla cerimonia di premiazione dei David di Donatello. La conduttrice e showgirl ha parlato proprio di questo al Corriere della Sera della sua passione per il cinema, svelando anche come Simone Inzaghi, suo ex compagno, abbia inciso nel suo percorso professionale.
Lei ha recitato in Il mio west di Veronesi.
«Sono la maïtresse del bordello, amante di Harvey Keitel, mentre David Bowie mi violenta e uccide. Avevo 26 anni, mi sentivo in Paradiso. Non è da poco essere ammazzata da David Bowie. La sua presenza metteva a tutti una tensione incredibile, spaventava già prima del suo arrivo. Era educato, sempre vestito da cowboy, anche quando non doveva girare. Con Keitel siamo diventati amici, mi ha fatto un sacco di complimenti e mi ha consigliato di seguire i corsi di recitazione all’Actor’s Studio. Non l’ho fatto perché ho incontrato il papà di mio figlio Tommaso (Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter). Ma io da quando ero piccola sognavo di diventare attrice. Da piccola in salotto davanti ai miei facevo le imitazioni di Ornella Vanoni e del salotto di Maurizio Costanzo. Volevo essere pagata, papà mi devi dare un soldino. Li sfinivo con spettacoli che duravano quattro ore. Ti pago se la smetti, diceva mio padre».