Lei è stato un grande centrocampista: Barella e Frattesi possono giocare insieme o rischiano di essere dei doppioni?
«Possono tranquillamente coesistere, perché hanno caratteristiche diverse. Nicolò ha una attitudine maggiormente difensiva; mentre Davide può agire pure da trequartista vista la sua grande capacità di inserimento ed è bravo anche nello stretto a dialogare con i compagni per poi inserirsi in zona-gol».
C’è un centrocampista che le piace particolarmente nel calcio di oggi?
«Adesso il mio idolo è Calhanoglu. Ritengo sia un campionissimo. Anzi le dico di più: Hakan è il vero top player dell’Inter. Calha sa fare tutto e pure molto bene: recupera palloni, dà la palla gol ai compagni, calcia bene le palle inattive ed è implacabile come rigorista. Un giocatore completo. Il turco attualmente è il centrocampista più forte della Serie A e uno dei migliori calciatori al mondo».
Simone Inzaghi spesso divide critica e tifosi: tanti lo esaltano per la bravura a preparare le gare secche, altri gli rinfacciano il campionato perso nel testa a testa col Milan nel 2022 e le 12 sconfitte in A della scorsa stagione. Lei da che parte sta?
«Per Inzaghi parlano i fatti. In questi anni ha conquistato diversi trofei. Come si può criticarlo? Gli manca solo lo scudetto per consacrarsi: quest’anno deve vincerlo».
Facciamo un salto indietro nel tempo a 29 anni fa: lei da tecnico dell’Inter contro il Salisburgo vinse la Coppa Uefa. Ci racconta un aneddoto?
«Venivamo da 3-4 mesi di grosse difficoltà in campionato, tanto che eravamo quasi in zona retrocessione a causa dei tanti infortuni. Facemmo male, ma gli ultimi due mesi recuperammo tutti i big. Con il rientro di Berti, Ferri, Sosa, Jonk e Bianchi era tutta un’altra Inter. Tanto che prima della finale dissi alla squadra che la coppa era già in bacheca. Lo feci per galvanizzare i giocatori. Eravamo consapevoli di essere più forti e così è stato».
Dove può invece arrivare l’Inter di oggi in Champions?
«Questa Inter è tra le 2-3 squadre più forti d’Europa. Può replicare il cammino dell’anno scorso e arrivare in fondo in Coppa, anche se l’obiettivo principale della società resta la conquista della Seconda Stella».
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