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Pierpaolo Marino, direttore generale dell'Atalanta ha commentato quanto successo negli spogliatoi tra Denis e Tonelli alla fine della gara che si è giocata allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia e finita 2 a 2 grazie ad un gol dell'argentino al 93esimo. E queste sono state le sue parole:
"Premetto che non ero presente nello spogliatoio. Denis non è un pazzo e non va all'improvviso a fare un'irruzione nello spogliatoio dell'Empoli, ci sono state provocazioni e minacce prima. E' sempre stato un giocatore esemplare, fa beneficienza nella sua vita. Tonelli ha minacciato di morte in campo Denis e la sua famiglia e quando gli nominano la famiglia il giocatore è particolarmente sensibile, ha sbroccato e poi c'è un antefatto, ci sono minacce di morte per Denis e i familiari, io non avrei perso la testa ma può succedere a chi è vulnerabile dal punto di vista della familiarità e lui ha una situazione particolare con uno dei suoi figli. Tonelli non ha avuto alcuna rottura, solo un'escoriazione, ci siamo scusati con i dirigenti dell'Empoli ma anche loro hanno ammesso che non si fa, sembra di vivere nelle terre del Nord e del Sud di una volta, avvertimento di stato mafioso, si rischia di far perdere la testa anche ad un giocatore come Denis. Escludo che Cigarini sia andato lì per fare da complice. Denis non è un pazzo che prende a cazzotti il primo che capita, è successo qualcosa di grave prima. C'è qualcosa di brutto da una parte e dall'altra. Le luci non si sono spente apposta, ma senza farlo apposta nella colluttazione, si sono poggiati sull'interruttore e la luce si è spenta. Denis è un grande uomo e chi lo conosce non può non dire questo".
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