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MILAN, ITALY - AUGUST 26: Chief Executive Officer Sport FC Internazionale Giuseppe Marotta looks on during the Serie A match between FC Internazionale and US Lecce at Stadio Giuseppe Meazza on August 26, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/FC Internazionale via Getty Images)
"È un derby senza il sapore amarognolo della sfida avvelenata". Il noto giornalista Franco Ordine analizza attraverso l'editoriale sul Corriere delo Sport di oggi, la gara di San Siro tra Inter e Milan. Una stracittadina atipica per quanto riguarda gli attori protagonisti: "I due uomini simbolo Lukaku e Ibrahimovic, sfuggono alla tentazione delle figure retoriche dei sfidanti che s’incrociano tra proclami e provocazioni".
"L’esuberanza fisica di Lukaku è l’arma che tramortì il Milan, un girone fa, aggiunta alle imperdonabili distrazioni difensive. La sola differenza, questa volta, è la presenza di Ibrahimovic, restituito al derby dopo qualche giorno di passione scandito da acciacchi muscolari e una fastidiosa influenza che ha forse rallentato la preparazione ma non certo soffocato il coraggio. Lo svedese ha colto al volo il clima inquieto delle ultime ore e spedito allora su Instagram un filmatino nel quale si fa prestare il ruggito autentico da un leone per provare a incoraggiare un drappello di giovanotti già sotto pressione e con le gambe che fanno giacomo giacomo. «Speriamo che Ibra ci sia» la preghiera di Musacchio. È lui, ZI, il santo protettore cui chiedere il miracolo d’invertire una tendenza che dura da molti anni, accentuata dalla distanza scavata dai rispettivi club. Il presidente Zhang si è trasferito a Milano, Marotta ha reso la società più autorevole e solida, Conte in pochi mesi ha rivoltato come un calzino la classifica del campionato. Dall’altra parte la famiglia Singer se ne sta a Londra, Gazidis incrementa il numero dei collaboratori destinati al merchandising, Pioli lavora col fantasma di Rangnick e sul mercato la collezione di giovanotti di discutibile avvenire continua".
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