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Inter, Marotta lascia la scena a Conte. Ma i suoi meriti sono evidenti

L'amministratore delegato nerazzurro sta gestendo al meglio il complicato periodo societario, in attesa del cambio di proprietà

Fabio Alampi

Se dal campo arrivano buone notizie per l'Inter, con il primo posto in classifica, lo stesso non si può dire dal punto di vista societario, con la proprietà alla ricerca di novi investitori. In tutto questo ad allenatore, squadra e dirigenza vanno i meriti per essere riusciti a isolarsi e a non farsi influenzare dalle voci provenienti dalla Cina. Beppe Marotta ha più volte preferito non prendersi la scena e lasciare i meriti ad Antonio Conte, ma Tuttosport elogia il suo operato:

"Marotta ha cercato di rassicurare la squadra. Ha cercato di essere presente tutti i giorni alla Pinetina. Lo hanno tenuto lontano solo gli impegni "politici": le assemblee di Lega e le riunioni del Consiglio Federale. È stato quasi un ritorno alle origini per Marotta che si è concentrato sugli aspetti calcistici del suo ruolo, in controtendenza rispetto all'evoluzione del pallone degli ultimi anni, dove il campo ha ceduto il passo a temi economici e finanziari. Negli ultimi mesi l'ad dell'Inter ha potuto muoversi quasi da dirigente degli anni '70 e '80, quando le implicazioni extra-sportive erano prerogativa soprattutto del proprietario. Quelli erano gli anni in cui Marotta, partendo dalla provincia, ha iniziato la sua scalata. Il dirigente varesino, però, preferisce dare il merito maggiore ad Antonio Conte, definito la locomotiva del gruppo, mentre gli altri componenti del club sono i vagoni. Marotta è stato determinato nella scelta di Conte, ma assegna al tecnico l'abilità principale nella gestione dei giocatori.

 Getty Images

La dirigenza nerazzurra ha avuto un vantaggio nell'affrontare questa mareggiata. I piani alti dell'organigramma erano in società già prima dell'arrivo di Suning: il direttore sportivo Piero Ausilio e l'ad della parte commerciale Alessandro Antonello. Questa ha permesso di concentrarsi sul bene del club, senza schiacciarsi in modo eccessivo sulla sopravvivenza dell'attuale proprietà (come successo in altre transizioni recenti in Serie A). L'unico ad arrivare all'Inter, quando comandava già la famiglia Zhang, è stato proprio Marotta. Ma l'ex dirigente di Juventus, Sampdoria e Atalanta, dopo oltre 40 anni di carriera, ha un'esperienza e una riconoscibilità tali da consentirgli ampi margini di manovra autonoma".

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