LEGGI ANCHE
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ultimora
Inter-Milan, generazioni diverse a confronto. Marotta e Furlani, stessa passione e rispetto
Il derby di domani sera tra Inter e Milan sarà anche la sfida tra la dirigenza nerazzurra e quella rossonera. Se nell'Inter non ci sono stati cambiamenti, nel Milan ha abbandonato Maldini e ora è Furlani ad avere in mano l'area sportiva.
"Quando Giorgio Furlani nasceva, Beppe Marotta già da tre anni girava per i campi di calcio con lo status di dirigente. E proprio in quel 1979, mentre nel Paese si formava il quinto governo Andreotti, lo stesso Marotta diventava d.s. del Varese. Può bastare per dipingere i due mondi a distanza degli uomini guida di questo derby, i due a.d. di Inter e Milan. Ventidue anni di differenza, ma una conoscenza e una stima vive ancor prima che il pallone li mettesse di fronte", racconta La Gazzetta dello Sport.
MAROTTA - "Eppure dei punti di contatto ci sono: sulle questioni prettamente tecniche, sanno benissimo quando fare un passo indietro per non interferire troppo con chi direttamente si occupa di campo. Il resto è un’estrazione completamente differente. Marotta è nato dentro un campo di calcio, proprio nel senso letterale: a 500 metri dallo stadio Ossola di Varese, sbirciava gli allenamenti grazie all’aiuto del mitico Angelino, il magazziniere. Oggi ha la stessa passione di allora. È cresciuta l’esperienza, ovviamente, così come la capacità di non farsi trascinare dagli eventi. La scelta dei modi e dei tempi nell’usare il bastone e la carota. Marotta è un politico del pallone e del pallone conosce tutto e tutti. Nel mezzo, da Varese fino all’Inter, ha infilato nove scudetti: otto juventini (compreso il 2018-19, costruì lui la squadra) e uno nerazzurro".
FURLANI - "Nel calcio è partito dal Milan, cioè dalla vetta: nomina ufficiale a novembre 2022, il mercato estivo appena concluso il primo vero banco di prova. Il derby, primo esame: il Milan di oggi è una sua creazione. Al raduno di inizio luglio, a Milanello, le prime parole, una linea programmatica schietta e diretta: «L’obiettivo è essere competitivi in Italia e in Europa». Pochissime altre uscite pubbliche: le dichiarazioni di inizio tournée, per ribadire come l’America e la globalizzazione del marchio fossero tra le priorità del club (concetti espressi in perfetto inglese), altre per ribadire le ambizioni a Espn (in perfetto spagnolo). In questa prima estate da riferimento della società ha viaggiato, telefonato, ricevuto tanti agenti. Nessuno dei nuovi arrivi è costato una follia: è la strategia finanziaria del club, che oggi guida da a.d. Il più giovane delle big, 44 anni, milanese e di provata fede milanista da sempre, tre figli. Laurea in Economia e finanza alla Bocconi e master in Business administration ad Harvard, ex portfolio manager di Elliott (a Londra), nel cda Milan dal 2018: dove tutto è iniziato".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA