"Mi rifaccio al concetto che la costituzione con l'articolo 33 riconosce il valore educativo dello sport, il contesto di riferimento è il calcio, che è molto cambiato perché è cambiato il riferimento delle squadre. Prima c'era il fenomeno del grande imprenditore, ora 12 società su 20 sono di proprietà straniere. Sono venute meno anche le forme di sponsorizzazioni locali. Queste società sono costrette a dover far pagare la retta, andiamo intorno ai 1.000 euro all'anno per ragazzino, è chiaro che una famiglia che ha un reddito basso ha un approccio diverso".
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Marotta: “Inter, questa la nostra mission. Proprietà straniere e strutture…”

"I veri talenti che potevano essere i Baggio, gli Antonioni, i Del Piero, arrivano dal mondo dell'oratorio, della strada. Adesso anche l'oratorio deve far pagare la retta. Ecco allora che deve intervenire lo Stato, non ne parlo in maniera critica, il fatto di poter avere le scuole a tempo pieno e far si che accanto alla scuola ci sia la continuità nel pomeriggio può essere un aspetto".
"Oggi il vero problema sono le strutture, noi come Serie A con 1,2 miliardi che versiamo all'erario siamo tra i maggiori contribuenti, e allora una defiscalizzazione per chi investe nello sport potrebbe aiutare a dotarsi di strutture per essere anche un polo attrattivo per i giovani".
"Prima c'era il modello e fenomeno del mecenatismo, con un imprenditore a capo. Oggi, 12 società su 20 di Serie A sono di proprietà straniere. E io dico: 'Menomale', altrimenti non so dove saremmo andati a finire".
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