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Marotta: “Recoba al Venezia lo presi perché saltò Giunti. Cassano un acquisto a cui sono legato”

Marotta: “Recoba al Venezia lo presi perché saltò Giunti. Cassano un acquisto a cui sono legato”

L'ad dell'Inter ha parlato di alcuni dei suoi colpi di mercato

Andrea Della Sala

L'ad dell'Inter Marotta è intervenuto nella conferenza organizzata dall’Adise e Master Group Sport nella sede del calciomercato e ha parlato di alcuni suoi colpi di mercato durante la sua carriera:

COLPI - "L’arrivo di Maradona in Italia? Paragonabile per risonanza forse solo a quello di Cristiano Ronaldo alla Juventus o di Ronaldo il Fenomeno all’Inter. Avere i soldi non significa vincere sempre, oggi il nostro campionato è di transizione ma quest’anno allenatori importanti hanno richiamato l’attenzione di grandi giocatori e stiamo migliorando, anche se economicamente siamo indietro. Recoba al Venezia? Accanto alla competenza deve esserci anche un po’ di fortuna, per cui vi racconto questo aneddoto: lo presi a gennaio da ultimo in classifica perché stavo andando a Parma a prendere Giunti. Arrivato a metà strada, Oriali mi disse che Galliani aveva l’accordo per Giunti. A quel punto mi informai su Recoba perché c’era stata un’amichevole tra Inter e Varese, chiamai Mazzola e riuscii a prenderlo, ma lo presi solo perché dovevo sopperire alla mancanza di Giunti e dovevo giustificarmi in qualche modo con Zamparini. Un altro acquisto al quale sono molto legato è quello di Cassano, che alla Sampdoria insieme a Pazzini ci ha permesso di raggiungere risultati incredibili".

POGBA - "Un’operazione nata dalla sinergia tra attività di scouting e rapporti con agenti. Fabio Paratici è stato uno degli artefici di quella operazione e lo prese appena Raiola lo offrì. Barzagli? Al Wolfsburg non si era trovato bene, loro volevano venderlo ed è stato facile prenderlo perché conoscevamo le sue capacità".

RONALDO - "Cristiano Ronaldo alla Juventus? È subentrata la fortissima volontà del calciatore di venire in Italia perché non aveva ancora giocato qui. Si è aperto il dialogo e il coraggio del presidente Agnelli ha portato a fare un affare sicuramente rischioso, ma che ha portato risultati".

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