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Marotta: “Ecco come smonto bugie su fallimento Inter. Paratici, squadra B, mercato e Inzaghi…”
"È la prima volta, il fatto di rappresentare l'Italia è motivo di grandissimo orgoglio e frutto di un lavoro lungo 5 anni. È una esperienza nuova che si incastra tra la fine e l'inizio di una stagione. Qui ci sarà l'inesperienza da parte di tutti. Questo in un contesto dove si rischia di esasperare la pressione agonistica delle partite, si rischia di arrivare a 60 partite in una stagione. In questi anni abbiamo imparato come le rose ristrette siano insufficienti per far fronte agli impegni che abbiamo. Siamo davanti a uno scenario che va armonizzato meglio. Dobbiamo prima o poi di armonizzare meglio questo calendario. Sono assolutamente per ridurre le 20 squadre in Serie A e portarle a 18. Visto dal punto di vista di squadre meno blasonate vogliono conservare il format delle 20. Se le grandi squadre vanno bene, anche il movimento calcistico italiano va meglio. Se otteniamo risultati vincenti che si trasformano in maggiori ricavi, noi li vogliamo investire anche nel mercato domestico. Per avere uno zoccolo duro di italiani devi anche comprarli e per farlo devi avere la disponibilità".

Seconda squadra?
"Sono molto orgoglioso perché l'esperimento alla Juve è partito sotto la mia gestione. L'aspetto più importante sia quello di creare uno strumento che sia propedeutico al fatto che alla luce che le rose devono essere ampliate, così avresti la possibilità di avere la seconda squadra che può essere un serbatoio dove attingere le riserve. Il divario che c'è tra la prima squadra e l'U19 si fa molto sentire, avere un cuscinetto in mezzo significa diminuire questo gap. L'Inter farà la seconda squadra al 100%, salvo che ci sia la possibilità dal punto di vista dell'inserimento nel campionato di Lega Pro, perché per giocare bisogna che una rinunci, è solo l'aspetto che attendiamo. Giocheremo con molta probabilità al Brianteo di Monza e ci alleneremo a Interello".
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