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Marotta: “Soddisfatti del mercato. Vogliamo vincere subito. Abbiamo trattato anche Hamsik”

Dopo Hernanes e Lemina, in casa Juventus ha parlato alla stampa anche Marotta toccando i temi del mercato, del campionato e delle avversarie della Juventus.  Soddisfatto del mercato? “Siamo estremamente soddisfatti, abbiamo preso tutti gli...

Andrea Della Sala

Dopo Hernanes e Lemina, in casa Juventus ha parlato alla stampa anche Marotta toccando i temi del mercato, del campionato e delle avversarie della Juventus. 

Soddisfatto del mercato?

"Siamo estremamente soddisfatti, abbiamo preso tutti gli obiettivi e costruito un grande gruppo. Fare meglio dello scorso anno è difficile, vorrebbe dire vincere la Champions. Tre giocatori sono andati via per loro volontà. Non era facile sostituirli sia per caratteristiche tecniche, ma anche per carisma nello spogliatoio. Pirlo solo con lo sguardo metteva paura agli avversari e coraggio ai compagni. I giocatori vanno, le società rimangono. Abbiamo allestito questo gruppo mixando giovani e meno giovani. Squadra estremamente giovane non può vincere". 

Tifosi rimasti male per Draxler, anche lei?

"Veniamo da due sconfitte e c'è amarezza e visione pessimistica su quando abbiamo fatto. Abbiamo avuto una grande metamorfosi, con tanti giocatori in uscita e in entrata. Ora dobbiamo colmare gap e cercare di vincere, perché la Juventus deve vincere. Draxler è una delle trattative, ma non è stata la sola. Con De Laurentiis abbiamo parlato per un mese di Hamsik. Con lo Schalke 04 è difficile confrontarsi, non si sapeva con chi dialogare, una società misteriosa. Abbiamo fatto tante operazioni all'estero, ma qui mancava fludità di contatti. Ci siamo tirati indietro, richieste troppo alte. E' andato al Wolfsburg per 36 milioni. Sono rimasto deluso perché non ho trovato interlocutori. Cercavamo profilo anche esperto, aggiungere altri giovani diventava rischioso. Noi vogliamo vincere anche nel presente. Dobbiamo inculcare motivazioni a questo gruppo". 

Vincente già nel breve periodo? 

"Abbiamo investito guardando alla progettualità. Questo gruppo farà molto meglio anche nei prossimi anni. Dybala, Sturato, Morata, Pereyra continuano a migliorare. Noi però vogliamo vincere subito. Anno di transizione lo rimando al mittente. Sono certo che abbiamo grande gruppo dal punto di vista tecnico e considerarci vincenti".

Esiste Fair Play Finanziario?

"E' un discorso lungo. Vengono stabilite regole, ma non si capiscono penalità e si trovano modi per raggirarli. Controlliamo perplessi questo nuovo strumento. Primo obiettivo è raggiungere risultati sportivi attraverso equilibrio anche economico. Per questo si giustificano alcune plusvalenze. Società solida riesce a vincere. Mercato molto particolare, l'anno prossimo ci sarà ulteriore incremento. Alcune società hanno comprato giocatori a livelli che ora sono normali, ma che fino a poco fa erano considerati pazzie. Pogba a questo punto vale anche più di 100 milioni". 

Lavoro allenatore importante?

E' determinante, è un gestore di gruppo. Deve trasformare il gruppo in una squadra vincente. Alcuni elementi come Pirlo e Tevez trasmettevano sicurezze, ora dobbiamo sostituirli attraverso compattezza". 

Rimpianto Hamsik?

"I rimpianti possono anche essere di più. Alcuni nomi non sono usciti, erano obiettivi molto alti. Hamsik è un giocatore che faceva al caso nostro. Lui conosce l'Italia e sa cosa vuol dire andare dalle piccole conquistare i punti. I giocatori che vengono da altri campionati hanno bisogno di adattamento e in Italia non si dà tempo. 

Operazioni sottotraccia, Cavani? Pogba?

"Quando hai offerte attorno ai 100 milioni da club importantissimi, non traballi ma sei orgoglioso. Noi abbiamo deciso di tenerlo. Non indico i giocatori che non sono usciti. Noi andiamo sempre a cercare colpi importanti, oltre ai giovani. Magari arriveranno l'anno prossimo".

Oscar del mercato?

"Non siamo una società di trading. Le vittorie si costruiscono con solidità e continuità. Abbiamo avuto in questi 4 anni in cui abbiamo vinto un gruppo omogeneo, con pochi cambi. Quando cambi tanto e c'è euforia, e chi si è mossa tanto è l'Inter che ha fatto una squadra competitiva. L'oscar del mercato lo dò volentieri all'Inter, poi deve riconfermarsi sul campo". 

La Roma favorita?

"C'è grande euforia a Roma. Abbiamo perso perché la partita è arrivata alla seconda giornata. Trasferta di Supercoppa, molti giocatori arrivati tardi non sono delle scusanti ma dei dati di fatto. Lega dovrebbe tenere conto di questo. Una partita così importante a inizio stagione non è indicata anche per lo spettacolo. Onore a loro, sono tre punti. Dobbiamo riprenderci questi sei punti persi".