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Marotta, stipendio da top player. Dopo i saluti alla Juve, ecco quanto incasserà

Andrea Della Sala

Il dirigente della Juve, grazie alle vittorie conquistate dalla squadra, percepirà 5,6 milioni di euro

Terminerà presto l'avventura alla Juventus di Beppe Marotta. L'ad bianconero saluterà presto la società con la quale ha vinto tanto e, in attesa di capire cosa gli riserverà il futuro, il dirigente incasserà una busta paga da vero top player. Con la chiusura del rapporto, Marotta percepirà 5,6 milioni di euro lordi, soldi meritati anche grazie alle vittorie della Juve. "E, infatti, 3 di quei 5,6 milioni rappresentano proprio un premio basato sui risultati dell’ultimo triennio. Il «long term incentive plan» per citare la relazione di bilancio juventina, pubblicata ieri sul sito, ovvero il bonus che era stato concordato per 16 dirigenti del club, legando il pagamento ai successi in campo e nei conti. Successi raggiunti anche per merito della sapiente gestione di Marotta, che incassa i tre milioni oltre ai 2,6 del suo stipendio, composto da 1,5 per il ruolo di ad, un bonus variabile di 500mila euro «legato al raggiungimento di obiettivi assegnati» a inizio esercizio, 100mila euro per la vittoria dello scudetto e 502mila euro per retribuzione in qualità di direttore generale", riporta Tuttosport.

"Peraltro, un consistente bonus lo incassa anche l’altro amministratore delegato uscente, Aldo Mazzia che, oltre ai 400mila euro di stipendio, aggiunge 1,8 milioni di bonus triennale. Relativamente morigerato è invece lo stipendio del presidente Andrea Agnelli, al quale vanno 450mila euro lordi, più o meno come al vicepresidente Pavel Nedved che percepisce 400mila euro. Non viene reso noto nella relazione di bilancio lo stipendio di Fabio Paratici, che ha di recente rinnovato il suo contratto che scadrà nel 2021 e che, secondo indiscrezioni, dovrebbe farlo guadagnare 1,5 milioni più bonus. Costi importanti per una dirigenza, ma in linea con i top club europei e, soprattutto, giustificati alla luce dei risultati sui quali i vertici di una società incidono in modo sempre più determinante", si legge sul quotidiano.