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Nesta lo ha schierato esterno di centrocampo. La sensazione è che possa fare bene anche a ridosso delle punte. Qual è esattamente il suo ruolo? E secondo Lei sarà aggregato da adesso in poi con una certa costanza in prima squadra?
"La fortuna che abbiamo è che c'è un allenatore come Nesta che è coraggioso, e con una grande attenzione nei confronti dei calciatori della Primavera. Vi do una notizia che nessuno sa: in tutti gli allenamenti della prima squadra abbiamo fra i 4 e i 7 giocatori della Primavera convocati in pianta stabile con i grandi. Con il Bologna avevamo due primavera in panchina, con il Brescia in Coppa Italia 4 giocatori fra panchina e campo. C'è questa attenzione e coraggio e va dato merito, perché allenarsi con i grandi questi giovani migliorano. Noi abbiamo dei giocatori importanti e questo è l'indirizzo che dobbiamo dare a tutto il nostro settore giovanile.
L'obiettivo dev'essere quello di portare i giocatori in prima squadra. Lo dicevo anche ad Adriano Galliani, perché questo percorso è stato fatto anche al Milan. E pensate che ancora adesso dopo 7 anni stanno arrivando in prima squadra giocatori che avevamo preso e portato avanti come Camarda e Torriani, e tanti altri. Questo lo stiamo facendo anche a Monza. Kevin Martins è un esterno destro, non è un attaccante. Sicuramente ha un margine di miglioramento importante e dirà qualcosa nel calcio del futuro".
A testimonianza del buon lavoro fatto dal vostro settore giovanile ci sono alcuni ragazzi che partendo da Monza stanno facendo bene in C. Marras al Caldiero e Ferraris al Pescara. È un motivo di orgoglio anche questo? E nello specifico sono due giovani che possono fare bene dal suo punto di vista?
"Il lavoro del settore giovanile è improntato a questo. Alcuni possono approdare direttamente in prima squadra, altri fanno giri diversi per tornare magari anche alle origini. Io spero che Marras e Ferraris che sono fuori a farsi le ossa possono ritagliarsi il proprio spazio. Fra l'altro con loro abbiamo dei rapporti ottimi. Vi posso assicurare che all'interno del settore giovanile del Monza abbiamo in ogni squadra almeno un paio di calciatori di alte prospettive.
Quest'anno ben venga Kevin Martins, nel prossimo magari un altro Kevin. È la storia di Galliani e Bianchessi, è la storia del Monza di oggi: quella cioè di prendere i giovani e di costruirli in casa".
Direttore, in conclusione c'è da scommetterci su Martins? Sarà la possibile sorpresa del Monza e del campionato?
"Me lo auguro. Bisogna dare merito alla proprietà, a Galliani, che ha dato la chiara indicazione di valorizzare i calciatori se meritano. Il coraggio che ha avuto Nesta nel non guardare la carta d'identità non è da tutti in Italia. Ha visto il merito e il valore di Martins. A proposito: nel settore giovanile del Monza il diktat è il merito. Se sei bravo vai avanti, se non sei bravo vai da un'altra parte".
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