Giocondo Martorelli, noto agente, ha parlato del caso Donnarumma con i colleghi di Tmw Radio e ha sottolineato: "Credo non sia una sorpresa il fatto che il ragazzo non abbia rinnovato. Bisognerebbe capire come è possibile sia arrivato ad un anno dalla scadenza. Conosco bene la sua famiglia e ogni angolo della sua casa. Ci sono cose che mi stupiscono: quotidiani sportivi importantissimi e altre televisioni hanno sempre fatto finta di ignorare quello che c'è dietro e che c'era anche prima. Alcuni fanno orecchie da mercante. La storia di Donnarumma è complessa e particolare: questo è il risultato finale di comportamenti non corretti sin dall'inizio. Dire che l'ho scoperto è antipatico. Non voglio questo merito: diciamo che sono stato fortunato a capitare nel momento giusto al posto giusto. Aveva dieci anni e penso che anche un non vedente lo avrebbe scoperto. Una sera a Napoli ho visto questo ragazzino parare e ho chiamato subito Ausilio all'Inter; da lì per tre anni e mezzo, fino al 2013, è iniziato un rapporto importante all'Inter, con cui ha fatto degli stage. È una storia lunga, fino al momento dell'accordo scritto con la società: il pomeriggio, con il papà, la mamma e lui che hanno trovato l'accordo dopo quattro anni intensi, di vicissitudini. Poi l'indomani mattina hanno trovato l'accordo col Milan, senza avvisare e senza correttezza. Ci sono dei precedenti che mi facevano pensare che sarebbe andata così".
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Martorelli: “Donnarumma, lo vidi giocare e chiamai Ausilio. Vicino all’Inter, poi…”
Il noto agente ha parlato del caso che riguarda il portiere milanista e di quella volta che lo segnalò ai nerazzurri
(Fonte: TMW)
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