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Masala: “Skriniar? Si è spinto in una promessa che sapeva di non mantenere”

Marco Astori

L'analisi del giornalista: "In casa Inter si mordono le mani, Skriniar potrebbe aver sprecato un’occasione. Non ci sono più le bandiere di una volta"

Tra le pagine dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Andrea Masala, giornalista, ha parlato così del caso Milan Skriniar e del suo addio all'Inter ormai certo: "Attorno a lui si addensano zone d’ombra che rovinano una storia che invece sembrava esemplare. Milan, anche il nome di battesimo non aiuta, con la sua melina per il rinnovo del contratto in scadenza, non trova l’intesa con lo staff dell’Inter, che ne voleva fare uno dei simboli per il futuro.

I sei milioni annui sul piatto sono stati ritenuti dallo slovacco insufficienti, ci potrebbe scappare la proposta in extremis del Psg, che gioca sulla fretta per il ribasso. Non ci deve essere il lieto fine a tutti i costi, che sarebbe potuto essere anche una vendita a cifre molto più alte in estate. Skriniar a Parigi otterrà il contratto della vita, da buon professionista. A Milano era già diventato una figura di riferimento in un club importante.

Agli interisti più romantici addirittura ricordava Giacinto Facchetti. Con la fascia al braccio poteva affrontare da protagonista, non da arricchito comprimario, altre sfide. L’esito più probabile sarà l’addio con uno sgradevole retrogusto: l’impressione è che Skriniar si sia spinto in una promessa che sapeva già di non poter mantenere. In casa Inter si mordono le mani, Skriniar potrebbe aver sprecato un’occasione. Non ci sono più le bandiere di una volta, ce ne sono altre più volubili e meno affidabili. Certi valori, però, potrebbero non avere un prezzo".