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E adesso è iniziato il difficile.
—«Certo, ma lui ha tre armi. La forza dell’entusiasmo: sa come trascinare e portare i giocatori dalla sua parte, come motivare. Lo faceva anche da compagno di squadra. La forza della conoscenza: “era un allenatore già quando giocava” è una frase fatta, ma lui ha vent’anni di calcio alle spalle e nessuno ha vissuto Roma, Trigoria e quello spogliatoio come lui. La forza dell’intelligenza: uno dei calciatori più intelligenti che ho incrociato. L’ha dimostrato, se serviva, anche da poco, dicendo una cosa vera e bellissima sull’Inter: per tutti è la più forte, ma in pochi sottolineano, o ammettono, che è la squadra che gioca meglio».
E quanto fastidio darà all’Inter la Roma di De Rossi?
—«Per la Roma è il primo test vero, per l’Inter di sicuro non sarà una passeggiata. Facciamo così: spero che la Roma le vinca tutte dalla prossima settimana in poi».
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