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Inter TV
Marco Materazzi ha analizzato la sfida di CL contro il Barcellona direttamente dal prato di San Siro: "Champions League? Evoca tantissimi ricordi in me, deve dare la spinta che tutti aspettiamo. Sono convinto che faremo bene. Sono io che devo ringraziare tutti i tifosi nerazzurri per come mi hanno sempre trattato e condotto alla gloria. Sarò per sempre debitore nei loro confronti. Il calcio è bellissimo perché ti fa giocare ogni tre giorni. Ogni tre giorni c'è un esame. Sappiamo che stiamo affrontando qualche difficoltà ma la Champions è la Champions. In Champions ti puniscono. Quando ho visto il gruppo ho detto subito che bisognava fare la corsa sul Barca. É una finale anticipata. San Siro pieno? Ogni tanto scherzo con i miei figli, con 70.000 neanche entravo in campo. Mi squalificavano subito. I tifosi rappresentano una spinta incredibile. Oltre alle nozioni del mister i ragazzi dovranno portare il pubblico dalla loro parte. Voglia di tornare in campo? Sono più emozionato del solito. Mi trovo sul campo, con il profumo della partita. E questo non ha prezzo. Risultato di stasera? O noi o loro. Gli altri sono più attrezzati. Andare là non è facile. Oggi è l'occasione per fare punti".
"Pericolo numero 1 del Barca? Lewandowski ma anche gli esterni sono pericolosi. Lui è molto bravo a scappare. Ci vorrà tantissima attenzione da parte dei difensori. Dovranno aiutare nel contropiede. Questa è una partita da non sbagliare. Si può anche non vincere, ma non si può sbagliare l'atteggiamento. Per me stasera è o dentro o fuori. Oggi ti dà la consapevolezza di andare a fare risultato, se fai una buona partita qui. Deve essere un test serio. Dimarco sente più di tutti la difficoltà la maglia ma non si è mai buttato giù, neanche nelle difficoltà. Il Barcellona può fare male. Andrei a cercare i loro punti deboli, in difesa", ha dichiarato Materazzi ai microfoni di Inter TV. "Spero che la differenza la farà San Siro, nonostante il momento. Loro più possesso palla, l'Inter spero che torni a essere l'Inter con le verticalizzazioni. Determinazione, concentrazione e aiuto dei compagni per fermare il Barcellona. Serve la concentrazione, al minimo errore vieni punito. Nel 2010? Bisogna non abbattersi alle prime difficoltà, giocavamo contro i marziani. Ho già pronosticato che bisogna fare la corsa sul Barcellona e lo confermo".
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