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"Presi due mesi di squalifica uniti a due per un infortunio muscolare contro l’Arsenal. In quell’occasione non giocavo ed ero fuori appunto, per cui sbagliai a parlare, anche perchè non ero in lista, non avrei dovuto. Sbagliammo poi in due nel tunnel: io sentii lui, che voleva chiarirsi. Non vidi il guardalinee, successe quello che successe e sbagliammo. Ma penso di aver pagato per quell’errore. Lì c’era Facchetti alla prima da presidente, mi salvò lui. C’era mia moglie a casa, che non guarda mai la partite. Vide la scena in televisione, chiamò subito per chiedere cosa avessi combinato. Rispose Giacinto e disse ‘niente, tranquilla’. Chiesi poi scusa a tutti, perchè giacinto volle così. Io a caldo, forse sbagliando, non avrei fatto in quel modo. Ho sbagliato prima, non dopo. Lì credo proprio di non aver sbagliato, ma ho le spalle larghe e sono andato avanti. So benissimo chi sono i miei amici e chi mi è stato vicino in quei momenti difficili, nel calcio e nalla vita”
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