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Matteoli: “L’Inter può lottare per il titolo. De Boer? I nerazzurri lo hanno scelto per…”

L'ex giocatore di Inter e Cagliari ha parlato in vista della sfida di domenica a San Siro

Andrea Della Sala

"Domenica pomeriggio l’Inter affronterà a San Siro il Cagliari di Rastelli. Sul match e sul momento che stanno attraversando le due formazioni si è soffermato un grande ex di entrambe le squadre come Gianfranco Matteoli che ha da poco inaugurato il rapporto con l’Inter e il suo settore giovanile:

"E’ un ritorno in nerazzurro?

“Ci lavoriamo da un mese. Non è la solita affiliazione, ma un centro di formazione. Quello che facevo col Cagliari ora lo farò con l’Inter. In Italia ci sono 15 centri simili, quello di Palmas Arborea è l’unico in Sardegna”. 

"Con l’Inter contenderete al Cagliari i migliori giovani locali?

“In Sardegna cc’è spazio per tutti. E poi vedo che il Cagliari sta prendendo parecchi giocatori da fuori…”.

"Domenica c’è Inter-Cagliari. Emozioni particolari?

“Sinceramente? No, nessuna. Non sono più un giocatore, queste partite non le vivo con la frenesia di un tempo e il calcio, a certi livelli, non mi entusiasma”. 

"Come vede le due squadre?

“L’Inter non ha ancora espresso il suo potenziale. Quando capirà quanto è forte, potrà lottare per lo Scudetto. Il Cagliari ha fatto una buona squadra, si salverà tranquillamente”. 

"Che dice dei due tecnici?

“De Boer all’Ajax lavorava molto con i giovani, all’Inter è stato scelto anche per questo. Rastelli è stato tanto criticato, ma quando le cose non vanno bene è sempre così. Lui è stato bravo a uscirne con i risultati. Purtroppo a Cagliari a volte ci si dimentica che non si lotta per lo Scudetto, ma per la salvezza. L’ambiente dovrebbe lasciar lavorare in serenità”. 

"Vedrà la partita?

“Se dovesse esserci una partita di ragazzini, la preferirò a Inter-Cagliari. Un giorno Mino Favini, responsabile del settore giovanile dell’Atalanta e il mio vero maestro mi chiese se guardavo il Cagliari o i bambini e io risposi che avrei guardato i bambini. Lui mi disse che ero sulla buona strada. Ormai preferisco il calcio dei ragazzi sotto i 18 anni”. 

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