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Inter, Matthaus: “Conte? Lo capisco, voleva di più. Futuro? Vedremo se…”

Marco Astori

Le parole dell'ex nerazzurro: "Conte ha costruito una grande squadra, ha vinto, poi ovviamente ci sta che non voglia accontentarsi dell'aver vinto lo scudetto"

Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com, Lothar Matthaus, ex calciatore dell'Inter, ha parlato così dell'addio all'Inter di Antonio Conte: "Conte ha costruito una grande squadra, ha vinto, poi ovviamente ci sta che non voglia accontentarsi dell'aver vinto lo scudetto, voleva di più per continuare a crescere e competere per la Champions. Capisco la decisione dell'allenatore che non era evidentemente d'accordo con le decisioni della società".

Inzaghi?

"Conte è stato come Trapattoni per noi quando eravamo all'Inter ha creato un rapporto speciale, non era solo un allenatore, ma anche una sorta di compagno. Quanto fatto da Conte era bello per i tifosi perché era davvero una bella storia ad alti livelli di calcio. Inzaghi ha sicuramente fatto un buon lavoro finora, ma sicuramente Conte ha un'esperienza più importante, una mentalità e una personalità diversa".

Il futuro?

"Ora vediamo cosa succederà, anche perché magari l'Inter dovrà vendere qualche giocatore, non so se Hakimi, Lautaro o Lukaku, se dovranno vendere perché hanno bisogno di soldi vedremo poi quale sarà il futuro".

La Superlega?

"Io sulla Superlega non penso niente, perché è stata cancellata. Dobbiamo parlare di calcio nel suo insieme e non solo delle squadre migliori come la Juventus o il Real. Io credo che il calcio internazionale abbia bisogno delle migliori squadre, che però escono dai singoli campionati. Il calcio non si può cambiare. Possiamo parlare a lungo di sistemi differenti, formule diverse, ma non possiamo cambiare le regole del gioco".

Ritorno in Italia?

"Non c'è stata possibilità, né ci sarà in futuro. Io in Italia ci torno solo per le vacanze perché sto molto bene in Germania, posso vivere la mia vita con serenità e relax. Ho contratti per seguire il calcio come commentatore in tv ed è tutto meno stressante che vivere il calcio da addetto ai lavoro, a maggior ragione in Italia dove tutti seguono e vogliono sapere ogni cosa che fai. Preferisco di gran lunga la mia vita attuale così in Italia posso tornare quando voglio per fare shopping, rivedere i miei amici all'Inter, godermi le città come Milano, Roma etc... È tutto molto più bello così".

Tuchel come Trapattoni?

"È sempre difficile passare da un campionato come la Bundesliga, ad uno come la Premier League. Il business è differente e i giocatori devono avere il tempo di imparare. Guardate l'esempio di Werner e Havertz al Chelsea. Londra è diversa da Leverkusen. Tuchel con loro sta facendo un buon lavoro. Mi ricorda Trapattoni con noi all'Inter. Lui mi ha reso migliore e mi ha fatto migliorare sotto tanti aspetti. Tuchel sta facendo lo stesso con loro e i progressi si vedono. Serve tempo".