Il Torino esce dal Meazza con un risultato positivo. Chiuso il primo tempo sotto di due gol, la squadra di Mazzarri ha saputo reagire e ha rifilato due gol all'Inter. Il tecnico dei granata ha parlato in conferenza stampa, presente anche l'inviato di FCINTER1908:
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Mazzarri: “Toro troppo timido nel primo tempo. Conosco la piazza dell’Inter, capisco…”
Il tecnico del Torino ha parlato in conferenza stampa dopo la sfida con l'Inter
APPROCCIO - "Ora dobbiamo pensare già alla Spal che è prima in classifica. Con la Roma abbiamo fatto di più, oggi eravamo timidi e impauriti anche perché l'Inter ci ha pressato dal 1'. Non deve succedere, dobbiamo cercare di partire dall'inizio, credo che serva più autostima, più convinzione in noi stessi. La rosa è stata fatta un po' in ritardo, oggi mancava anche Baselli. Ansaldi, Ljajic, Niang sono tornati dal Mondiale e non hanno i 90'. Nel primo tempo sembrava che la palla scottasse. Non abbiamo giocato, non riuscivamo a uscire sui centrali. Nel secondo tempo ci siamo sciolti e abbiamo fatto quello che volevamo fare".
PREMIER - "Sono stato in Premier, non vedo grande differenza. Quando perdi ci sono critiche, si dipende sempre dal risultato. Servirebbe un po' più equilibrio, ma non vedo grande differenza. Quest'anno la Serie A è un campionato molto più competitivo, anche le piccole stanno facendo risultati importanti".
MODULO - "In estate ho detto che avrei preparato più sistemi. Oggi siamo partiti col 3-5-1-1 e nel secondo tempo abbiamo fatto il 3-4-3. Se non avessimo rimontato, sarei passato alla difesa a 4. Ma queste cose vanno preparate, c'è rammarico per non aver avuto subito tutta la squadra".
INTER - "Conosco questa piazza, al di là degli allenatori questo è uno stadio che pesa. Ho detto ai ragazzi di giocare perché l'Inter non poteva tenere quei ritmi. Il secondo tempo sono calati e non abbiamo creato tante palle gol".
ROSA - "I giocatori che sono con me lavorano, non voglio pensare al mercato. Ljajic si è allenato, oggi mi sembrava giusto farlo entrare ed è entrato. Non sto a pensare a chi va e chi viene, penso solo ad allenare i giocatori che ho a disposizione. Aina ragazzo intelligente, è una spugna, apprende tantissimo. Se cresce fisicamente, può diventare un giocatore importante".
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