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Mazzola: “City favorito? Lo era anche il Real nel ’64. Lautaro può fare come me. Lukaku…”
Intervistato da Libero, Sandro Mazzola fa il punto sulla finale di Champions League tra Manchester City-Inter. L'ex giocatore nerazzurro racconta come trascorrerà queste ultime ore prima del fischio d'inizio: "Nel pomeriggio mi concederò una bella passeggiata, ma per sgranchire i nervi non certo le gambe che non sono più quelle di una volta".
«Me ne presenta uno di questi scienziati? Gli ignoranti di calcio abbondano. City? Non capisco questa parola, cosa significa?».
«Anche il Real del 1964 lo era. E come finì?».
«Ricordo una partita sofferta contro il Benfica e la finale decisa da un tiraccio che passó sotto la pancia del portiere portoghese, si chiamava Pereira mi sembra. Quella sera il vecchio San Siro era pieno, furono venduti 77.000 biglietti e non c’era il terzo anello».
«In 90 minuti di calcio spesso non vince la squadra più ambiziosa e forte. La spunta chi è più furbo».
«Non ne ha 21 ma Lautaro puoò ripetere quello che combinai io al Prater: doppietta e coppa a Milano».
«Avrei messo Lukaku subito, dal fischio d’avvio. Il belga è un Frecciarossa, chi lo ferma?».
«Non conosco quel signore, conosco soltanto Onana, Acerbi, Bastoni e altri bravi ragazzi».
“Scherzavo prima, Pep è uno dei tre-quattro mister che hanno cambiato il calcio».
«Del quale nessuno si deve vergognare. Con Helenio Herrera abbiamo vinto tutto con quella tattica»”.
«Mourinho, il suo Triplete fu entusiasmante».
«Brozovic e Barella. Ma se avesse un Sandro Mazzola...».
(Libero)
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