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Getty Images
Intervistato da AS, Sandro Mazzolaha aperto il cassetto dei ricordi in merito a Inter-Real Madrid, partendo dalla finale di Coppa dei Campioni del 1964, vinta dai nerazzurri 3-1:
"E' stato un momento che non dimenticherò mai: ho visto in persona il mio idolo, Di Stefano. Entrai nello spogliatoio e stava lì, non mi sembrava reale, poi sono rimasto a guardarlo e ho realizzato. Mi ha anche parlato ma ero sotto shock e non ho capito granché. Abbiamo parlato anche durante la partita in campo, il meglio è arrivato dopo uno dei miei gol perché lui si è congratulato con me con una stretta di mano. E' stato il massimo per me. Lo ripeto, per me lui è il migliore di sempre, servivano due uomini per fermarlo e non sempre ci riuscivano. Nessuno è stato come lui".
SEGRETO DELLA VITTORIA - "Abbiamo giocato all'italiana, giocando uomo contro uomo. Herrera disse che se Di Stefano fosse andato in bagno, l'avremmo dovuto seguire pure lì".
REAL MADRID OGGI - "Ho amato Cristiano Ronaldo, ci ho anche parlato quando facevo il commentatore ed è stato piacevole e carino con me. Senza CR7, il Real Madrid non è lo stesso anche se hanno giocatori fantastici. Uno di questi è Sergio Ramosanche se c'è una cosa che non mi piace di lui. Il gol che ha fatto all'andata (ride, ndr), davvero bello. Incredibile che abbia segnato 100 gol con il Real, quando lo vedo giocare ripenso a Facchetti. Era un esterno ma se avevamo bisogno andava in attacco e faceva gol. Ramos appare sempre quando il Real è in difficoltà".
PARTITA DI DOMANI - "Conte, per me, deve giocare all'italiana. Deve lasciare l'iniziativa a Zidane e colpirlo quando il Real lascia spazi. Zidane mi piaceva da calciatore ed ero convinto che sarebbe diventato anche un grande tecnico, non mi sorprende per nulla".
SAN SIRO VUOTO - "Ho bisogno di caffè per guardare le partite in questi mesi, mi manca l'atmosfera, le persone, è tutto strano. Ma torneremo".
PRONOSTICO - "Ce l'ho ma non lo dico. Sanno che sono superstizioso".
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