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Tuttosport ha intervistato in esclusiva Sandro Mazzola per parlare di Inter-Torino: "Se mi chiedete di parlare di Inter-Toro mi fate andare indietro con la memoria di qualche decina d’anni. Alla prima sfida che ho giocato, da ragazzino dell’Inter, contro i granata. Eravamo al Filadelfia, e io non riuscivo a incanalare le emozioni, buttavo un occhio al pallone e uno a Superga. Il nostro allenatore era Giuseppe Meazza, un uomo di poche parole che mi mise un braccio sulle spalle e mi disse: “Fai la tua partita”. Nel primo tempo non la beccai mai, nel secondo tempo un po’ mi ripresi. Il Torino è già costruita per viaggiare subito dietro le grandi del campionato che sono Juve, Napoli e Roma. Certo è che il Torino, oltre ad essersi affidato al tecnico giusto, sta mettendo in mostra un gruppo di giocatori di prima fascia. Penso a Belotti che, per quanto mi piaccia tantissimo Icardi potrà diventare più forte dell’argentino, ma anche a Iago che può legittimamente puntare alla Nazionale spagnola, e allo stesso Ljajic. Il serbo è l’uomo che ti inventa la giocata decisiva, e quando sarà capito al meglio dai compagni il suo rendimento salirà ancora. Mi spiego: Ljajic pensa a tale velocità che ogni tanto i compagni non lo seguono, quando aggiusteranno i tempi delle giocate la portata offensiva dei granata diventerà inarrestabile. Come diceva Helenio Herrera di Ljajic c’è da allenare soltanto la testa, perché il talento è purissimo"
(Tuttosport)
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