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Melo: “Conosco 2 tipi di cattiveria, mai entrato per far male. Tutti parlano ma…”

Riccardo Fusato

Ha parlato a cuore aperto, Felipe Melo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Cosa è la cattiveria? “Ce ne sono di due tipi: quella dell’anima che ti porta a fare male, roba che non conosco; e quell’altra, che invece conosco. La mia...

Ha parlato a cuore aperto, Felipe Melo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Cosa è la cattiveria?Ce ne sono di due tipi: quella dell’anima che ti porta a fare male, roba che non conosco; e quell’altra, che invece conosco. La mia vita è fatta di cattiveria: per emergere, arrivare, farcela”Esempi? A tredici anni mi svegliavo alle 4 di mattina per prendere l’autobus: vedevo altri uscire dalla discoteca, mentre io andavo a scuola e poi all’allenamento. C’erano due-tre ore di macchina: mio padre doveva fare un doppio lavoro, la mamma preparava il pranzo, io mangiavo il mio e poi imboccavo mio padre perché doveva guidare. Questa è la mia... cattiveria: insistere, andare avanti. Per arrivare”Ha detto: «Mai entrato per rompere un avversario». Mai mai? Mai. E’ storia. Non lo faccio per principio e perché anch’io ho le gambe...”Però ai tempi di Firenze... Si ricorda di Diego Lopez?Lì fu diverso. Successe dopo un Fiorentina-Cagliari, io fui l’ultimo ad uscire, lui mi aspettò volutamente nel tunnel”E lo colpì? Aveva esagerato, detto frasi brutte su mia moglie che allora era incinta”Cosa la fa arrabbiare? Chi si alza la mattina e dice “Che vita di merda...”.Se però uno è senza lavoro capita che gli scappi...Ma c’è la vita da vivere. E qualcuno che sta peggio di te, al mondo, c’è sempre. Io ringrazio Dio ogni giorno, faccio quello che mi piace e credo di aver avuto da lui più di quanto mi attendessi. Vede, quando mi svegliavo alle 4 mio padre mi diceva sempre: “Hai un’opportunità che io non ho potuto vivere perché dovevo scegliere fra calcio e lavoro. Sfruttala”. La vita una possibilità te la dà sempre...”Lei si prenderebbe al Fantacalcio? “Sì, se sono il capitano”Le ammonizioni pesano però...”La mia storia la sapete: di espulsioni, in vita mia, poche...”E’ mai stato espulso o sospeso a scuola?Mai. Ho rispettato sempre tutto e tutti. Me lo ha insegnato papà, Josè. Regole. Quelle che dò ai miei figli: a letto alle 21,30, ipad o giochi elettronici per un’ora dalle 20,30 ma senza aver fatto prima i compiti, nada, niente, non si toccano”Chi è stato cattivo con lei? Per quanto mi riguarda, beh, me ne sono quasi sempre fregato. Anni fa me la prendevo, poi maturando ho lasciato dire... Semmai dopo il Mondiale 2010 dissero cose spiacevoli sul mio conto, il procuratore, il fatto che fossi nel Brasile... Ecco: mi dispiacque perché quelle frasi arrivarono all’orecchio di mia madre e lei mi chiese il perché di quelle cose. In fondo, siamo sempre lì”Al chiacchiericcio. Parlano tutti di calcio. Ma non tutti a proposito. C’è quello che voleva fare il calciatore e non c’è riuscito, c’è quello che ha giocato e non è arrivato in una grande squadra, c’è quello che è arrivato in una grande squadra e non ha vinto un ca...”