L'Inter vince e convince. Spezia remissivo, ma i nerazzurri non si sono mai fermati e il risultato è anche stretto per le tante occasioni da gol create.
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Inter, mentalità sempre all’attacco. Dumfries super, va blindato come Skriniar
"Lukaku o meno, se è l’atteggiamento che conta Inzaghi è messo bene: l’Inter è entrata per far gol subito, c’è riuscita dopo mezzora, ma non ha mai cambiato atteggiamento. Fatto un gol, ne cercava un altro. Mai un secondo perso, un rallentamento, una “gestione” all’italiana. Handanovic, che non ha toccato un pallone, rilanciava veloce come se ci fosse da recuperare uno svantaggio. Mentalità sempre d’attacco, strategia però adeguata ai rivali: l’aggressione alta nel primo tempo, quando lo Spezia s’è rintanato nella sua metà campo; la ripartenza nel secondo, quando Gotti ha cercato di alzare invano il baricentro, facilitando gli scatti di Barella, Dumfries e Lautaro, sicuramente i migliori. All’argentino il ritorno al ruolo di seconda punta sembra far bene. L’azzurro era in versione tarantolata. L’olandese è partito a cento all’ora squarciando la fascia. Se davvero sarà lui il sacrificato sull’altare dei 60 milioni di utile, quelli che l’Inter deve raggiungere, la perdita sarà grave per Inzaghi che però s’è assicurato Skriniar, ancora una volta il più sicuro e implacabile dietro", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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