LEGGI ANCHE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ultimora
Getty Images
Ufficializzata la lista dei giocatori nominati per il Pallone d'Oro. Non ci sono italiani, ma a rappresentare la Serie A ci saranno Lautaro, Calhanoglu e Lookman.
"Profuma di stelle, questo Pallone d’oro 2024. Di stelle nerazzurre e di stelle cadenti. Di Lautaro e Calhanoglu, magica espressione della cavalcata che ha portato al ventesimo scudetto dell’Inter. Di una malinconia che segna la fine di un’epoca. Per la prima volta dal 2003, nella lista dei 30 candidati al premio non ci sono né Leo Messi né Cristiano Ronaldo, quest’ultimo alla seconda esclusione consecutiva. È l’inizio definitivo di un’altra storia: la vittoria - il trofeo sarà assegnato il 28 ottobre al Theatre du Chatelet di Parigi - se la giocano Vinicius, Bellingham e Rodri, con il brasiliano del Real Madrid segnalato in lieve vantaggio", scrive La Gazzetta dello Sport.
"La bandiera della Serie A, allora, la tengono alta in cinque: gli interisti Lautaro e Calhanoglu, appunto, l’atalantino Lookman con la sua tripletta in finale di Europa League in bella mostra e i due nuovi acquisti della Roma, l’ucraino Dovbyk (del quale France Football sbaglia il cognome) e il tedesco Hummels, che certo non hanno guadagnato la nomination per quanto fatto vedere da queste parti ma almeno arrivano ad arricchire tecnicamente il nostro campionato. E in corsa per il premio Yashin, al fianco di Gigio Donnarumma, ci sono il milanista Maignan e l’interista Yann Sommer, che ha difeso la porta meno battuta della scorsa Serie A. Certo, la copertina non può che essere di Lautaro Martinez. Non è un inedito: il Toro è alla terza nomination in carriera. Ma stavolta è un protagonista assoluto, perché ha abbinato la vittoria della Coppa America con l’Argentina allo scudetto con titolo di capocannoniere annesso".
"Lautaro sarà lassù, al Theatre du Chatelet. Non vincerà, ma è stabilmente tra i primi 10 e chiuderà tra i grandissimi, intorno al quinto posto. Lautaro ormai fa parte di un’elite, per la gioia del suo allenatore Simone Inzaghi. E chi ce li ha, i grandi attaccanti, se li tiene. Così ha fatto l’Inter, che ieri l’ha festeggiato sui social. Al pari di Calhanoglu: capito ancora di più perché il Bayern ha provato a portarlo via da Milano in estate, corteggiandolo durante l’Europeo? Capito ancora di più perché il turco e l’argentino sono stati insieme la mente e il braccio della seconda stella nerazzurra?", spiega Gazzetta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA