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Ci sarà presto un cambiamento per quello che riguarda il regolamento dei procuratori. La Fifa sta rimettendo ordine nel settore ed è stata stilata una bozza che diventerà ufficiale entro luglio e in vigore per la sessione estiva del 2020.
Come riporta La Gazzetta dello Sport "Negli scorsi mesi ci sono stati vari incontri a Zurigo e in altre località europee tra i responsabili dell’apposita commissione Fifa e i rappresentanti dell’Efaa (European Football Agents Association), presieduta dall’olandese Rob Jansen. Questo organismo da più di 10 anni rappresenta la quasi totalità delle associazioni nazionali degli agenti in Europa oltre ad alcune tra le più rilevanti a livello mondiale come Argentina Brasile e Giappone. I primi contatti non sono stati semplici, visto che i falchi premevano per drastiche limitazioni all’operato della categoria. Non a caso a più riprese sono emerse indiscrezioni giornalistiche che ipotizzavano severe norme per limitare i guadagni degli intermediari. Strada facendo, però, il dialogo ha portato a conclusioni più equilibrate per tutti, anche sulla spinta dello spirito di collaborazione dimostrato dagli agenti. A Dubai c’è appena stato un importante panel nell’ambito di Globe Soccer a cui hanno preso parte Zvone Boban (vice-segretario Fifa), Fabio Paratici (responsabile dell’area tecnica della Juve) e Giovanni Branchini (vice-presidente Efaa). Nell’occasione è stata ribadita l’importanza del ruolo degli agenti non solo per il calciomercato, ma anche per la stessa formazione degli atleti".
Ma ecco i punti salienti del rinnovamento ormai alle porte.
1) Con il ritorno dell’albo Fifa tutti i rappresentanti dei calciatori dovranno sostenere un esame e sottostare alle norme per la categoria e periodicamente frequentare corsi di aggiornamento. Così anche i parenti dovranno adeguarsi a queste regole per poter avere un ruolo: per esempio anche Wanda Nara dovrà prendere il patentino per gestire Mauro Icardi...
2) In futuro i compensi per gli agenti diverranno pubblici, indicando le cifre di ogni singola operazione. Al contrario ora i club forniscono solo dei dati aggregati che non permettono di conoscere nello specifico l’entità dei rapporti con ciascun consulente.
3) Gli agenti hanno dato la disponibilità a stabilire un tetto ai loro compensi se questo criterio dovesse essere applicato anche per le altre figure professionali del calcio.
4) Se viene varato il sistema dei tetti ai compensi, anche i procuratori contribuiranno al fondo di solidarietà targato Fifa con cui i club devolvono il 5% delle somme incassate per la vendita dei calciatori alle società che li hanno allevati.
5) La Fifa istituirà una stanza di compensazione (clearing house) che registrerà tutte le operazioni e potrà così vigilare sui rapporti tra club, atleti e agenti. È il presupposto fondamentale per eventuali provvedimenti.
6)I riformatori hanno fotografato anche il fenomeno del pagamento di somme anomale ai familiari di giovani calciatori. A tal proposito si intendono operare controlli per evitare che soggetti con pochi scrupoli «acquistino» le procure in giovane età, mettendo a repentaglio la carriera dei talenti in erba, esponendoli a pressioni eccessive.
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