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In estate sarebbe potuto essere una grande occasione, ma ora ci sarà da far fronte al muro della Sampdoria: Dennis Praet era infatti a scadenza a giugno 2020, ma ha prolungato in questi giorni il suo contratto con il club blucerchiato. I club interessati, tra cui anche l'Inter, dunque, dovranno trattare con Ferrero per accaparrarsi il talento belga: "Nei prossimi giorni l'annuncio. Trovare l'accordo con il belga è stato lungo e faticoso, un ricamo certosino di settimane, tra alti e bassi, in un alternarsi di momenti di ottimismo e pessimismo. Le parti infatti inizialmente erano molto distanti, ma condivisa era la volontà di una conclusione positiva. Il belga, che all'Olimpico con la Roma ha portato la fascia da capitano, ha prolungato il contratto di una stagione, fino al giugno del 2021 (balla anche un'opzione per la successiva). È stato anche rimodulato l'ingaggio, tra aumento della parte fissa e quello dei bonus a risultato (anche per lui, come per Andersen, ci sono gli 8.000 euro a punto) andrà a guadagnare circa 2 milioni.
Trasformandosi nel blucerchiato più pagato della rosa attuale e forse anche il secondo della storia della società blucerchiata, dopo Antonio Cassano. Che quando rientrò in Italia dal Real Madrid si abbassò di due milioni l'ingaggio, attestandosi comunque a tre milioni e mezzo. Dal nuovo contratto di Praet è stata eliminata la famosa clausola rescissoria che tanto ha fatto parlare l'estate scorsa. E questo è stato un segnale da parte del giocatore nei confronti della Sampdoria, spianando la strada a trattative libere quando qualche società busserà alla porta. Il prolungamento del contratto è mirato infatti anche a una eventuale prossima cessione del giocatore. Non trovare l'accordo avrebbe significato invece arrivare a giugno a un anno dalla scadenza, depotenziando di fatto il prezzo del cartellino. In questo modo invece la Sampdoria parte da una posizione di forza. Al momento non ci sono richieste ufficiali per Praet, anche se il suo nome già da tempo è appuntato sui taccuini di diverse società italiane (Napoli, Roma e Inter) e estere, inglesi e spagnoli specialmente", conclude il Secolo XIX.
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