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Mercato, Suning non mostra segnali di debolezza: si cede solo alle condizioni dell’Inter. Gli esempi…

Il mercato in uscita è uno dei problemi in casa Inter ma l'intransigenza nerazzurra è un preciso segnale

Riccardo Fusato

Il mercato in uscita è uno dei problemi in casa Inter ma l'intransigenza nerazzurra è un preciso segnale che Suning vuole dare alla concorrenza: la forza di un club si parametra anche dalla capacità di trattenere i giocatori (anche al costo di confinarli in panchina) se non arrivano offerte congrue.  Non è la prima volta che Suning utilizza il mercato per dare prova della sua forza: un'estate fa, dopo aver perso Gabriel Jesus in volata col City, l'input fu quello di prendere Gabigol che era l'altra stella espressa dal Brasile olimpico (ben meno luminosa, ma si è capito a posteriori...) come prova di forza verso le altre grandi d'Europa. La rosa verrà comunque resa più snella - ieri, al netto dei Primavera, erano ben 26 i giocatori ad Appiano - però le cessioni verranno fatte alle condizioni dell'Inter, che un tempo (spesso) diventavano svendite. Ecco che, allora, sono più lontane le cessioni di Kondogbia (valutato 30 milioni, il Valencia lo voleva addirittura in prestito...), Brozovic (valutato pure lui 30 anche in presenza di una clausola per l'estero da 50 milioni) e Jovetic per cui l'Inter non scende da quota 13 milioni e mezzo, cifra che permetterebbe al club di non fare minusvalenza.

(Tuttosport)

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