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A proposito di Ciro: a Istanbul incontrerà presto Immobile, passato al Besiktas.
«Sì, l’ho già chiamato. Gli ho spiegato che in Turchia c’è soltanto un Ciro e che si dovrà mettere in fila... Scherzi a parte, sono contento. È un altro grande attaccante che sceglie la Super Lig. Io faccio coppia con Icardi, mi trovo bene. Uno pensa agli assist, l’altro ai gol. Noi due in Serie A? Ma no, abbiamo già fatto il nostro...».
Sarebbe potuto tornare in Serie A come collaboratore di Conte?
«No, non ne abbiamo mai parlato. Conte, però, l’ho sentito e mi ha fatto una bella impressione. È una brava persona e un grande allenatore, ha carisma, è l’uomo giusto al momento giusto. Per i calciatori del Napoli ci sarà da pedalare, ma va bene così. L’assenza dalle coppe europee è un vantaggio soltanto se in settimana lavori sodo. E con Conte sarà così».
Cosa non ha funzionato a Napoli nell’ultima stagione?
«Non lo so, magari si è festeggiato troppo dopo lo scudetto (ride, ndr ). In quel caso, sarebbe comprensibile: un evento del genere suscita entusiasmo, però bisogna saperlo gestire. Quando sono andato via, sentivo che sarebbe potuto accadere qualcosa di importante. Dopo anni di dominio della Juventus, in Italia non c’era più un’ammazza-campionato. E il Napoli era forte».
C’è rammarico per non aver partecipato a quel trionfo?
«Io ho partecipato da... tifoso, ed è stato comunque bello. È chiaro che mi sarebbe piaciuto esserci, però oggi vedo quello scudetto come il risultato di un grande percorso pluriennale. E io ne ho fatto parte».
Oggi chi vede favorita per lo scudetto?
«L’Inter ha qualcosa in più degli altri. Secondo me vincerà di nuovo».
Il Napoli potrebbe provare a colmare il gap acquistando Lukaku. Sa che è il pupillo di Conte?
«Romelu è un grande amico e un ottimo calciatore. Vederlo a Napoli mi farebbe molto, molto piacere, perché con lui puoi puntare a vincere. Se mi ha chiesto una mano per prendere casa? No, penso non abbia bisogno di aiuto...».
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