Alla vigilia del remake del 'partidazo' tra Barça e City, giunto al suo secondo capitolo dopo il pesante 4-0 blaugrana dell'andata, il Sun ha intervistato il simbolo e l'emblema numero uno di questo super 'equipo': naturalmente, lui è Lionel Messi. E chi se no? La Pulga ha raccontato il passaggio da Guardiola a Luis Enrique, sottolineando la forza del Barcellona nelle grandi partite.
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Messi: “In tante partite il Barça è stato impossibile da affrontare. Gara perfetta? CL a Roma”
Alla viglia di Manchester City-Barcellona, il Sun ha intervistato nientemeno che Leo Messi
Questa l'intervista raccolta dal Sun: "In realtà, il sistema del Barcellona è un qualcosa che tutti conoscono. Posso dire che siamo uno dei pochi club ad averlo, ma ogni allenatore ha le sue vedute e le applica come meglio crede. Da Pep a Luis? Non abbiamo notato cambiamenti enormi ma, sì, qualcosa è cambiato: con Luis forse siamo un po’ più aggressivi quando attacchiamo in velocità, mentre con Pep sfruttavamo poco il contropiede. Gare leggendarie giocate dal Barça? Ci sono diverse partite in cui la squadra ha giocato in modo tale da rendere quasi impossibile agli avversari la possibilità di contrastarci. E quasi sempre è successo in grandi partite. La finale di Champions League giocata a Roma è una di queste: lì la squadra giocò la partita perfetta. Le due finali contro il Manchester mi ricordano entrambe sensazioni inspiegabili, ma vissute in maniera differente. In ogni finale, quando segni un gol, c’è la gioia della gente, la tua gente, ci sono i tifosi di calcio e ci sono i nostri fan... puoi solo goderti quegli attimi lì, in quel preciso momento, non oltre. Aguero? Kun è una persona molto semplice, un gran ragazzo e, come attaccante, uno dei migliori. Così come Luis (Suarez). Sono diversi, ma se la si vuole guardare in un certo modo, tutti e due possono decidere una partita. Sono entrambi molto decisivi. City? E’ un grande team. Lo è sempre stato, in ogni stagione che ci siamo affrontati, ma ora - avendo Pep - cresceranno ancora di più attraverso il lavoro. Rigore lasciato a Neymar nella partita d’andata? Siamo un gruppo e lavoriamo assieme per vincere. Non c’è egoismo in nessuno di noi, in questa squadra. Cerchiamo sempre di divertirci giocando insieme e un gol può darti più fiducia. Così, quando una partita è sotto controllo proviamo sempre a divertirci. Ney è una persona molta vicina a noi, lo stimiamo molto. Ha un carattere estremamente gioioso. Andiamo molto bene assieme".
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