Dopo aver dominato la prima fase della Youth League chiudendo al primo posto e a punteggio pieno con 6 vittorie in altrettante partite, l'Inter di Zanchetta ha superato agilmente anche il primo turno a eliminazione diretta, battendo il Lille con un convincente 3-1. Un percorso europeo che non sta di certo passando inosservato: non solo agli occhi della dirigenza nerazzurra, ma anche a quelli di altre big estere. I vertici interisti, nel frattempo, hanno le idee chiare sulla strategia da adottare per valorizzare i propri talenti.


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Inter, sogno Youth League. Mezza Europa sui gioielli della Primavera: strategia chiara
Scout da mezza Europa
—Così scrive La Gazzetta dello Sport: "L'obiettivo è regalare alla seconda squadra dei giocatori da far crescere tra i professionisti. L'acquisto di Andrija Vukoje, fantasista montenegrino del 2008 arrivato a gennaio, ne è la prova. L'Inter – con Baccin in testa – sta già lavorando all'Under 23 per il prossimo anno, ancora da allestire. Il piano è blindare i talenti e tenerli lontani dalle squadre straniere. La tribuna di Interello pullula di scout da mezza Europa, soprattutto quando c'è la Youth League, dove la squadra di Zanchetta ha vinto sette partite su sette, ha il miglior attacco con 22 gol e ha già centrato gli ottavi".
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Sogno Youth League
—"L'Inter sta lottando per il primato in campionato – è terza a -4 dalla Fiorentina capolista – e per una storica Youth League, vinta dai ragazzi di Stramaccioni nel 2012 quando si chiamava NextGen Series. La baby Inter superò l'Ajax ai rigori e portò a casa il trofeo. Dietro la panchina di Strama c'era Massimo Moratti, arrivato da Milano per vedere da vicino "quello bravo", protagonista nelle giovanili della Roma. Un'altra storia. Il presente ci porta ad Andrea Zanchetta, cresciuto nelle giovanili nerazzurre. In estate ha preso le redini dei baby e fin qui sta ottenendo risultati".
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