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Michieletto: “Barella fantastico, non tradisce mai. A San Siro per Inter-Sheriff”

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Il pallavolista campione d'Europa Alessandro Michieletto ha parlato della sua passione per l'Inter

Andrea Della Sala

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il pallavolista campione d'Europa Alessandro Michieletto ha parlato della sua passione per l'Inter:

La cosa più pazza che ha fatto per l'Inter?

"Di soldi in cene ne ho persi parecchi... Con gli amici e i compagni di squadra ci piace scommettere. Non soldi veri, appunto cene o altro. Un altro interista sfegatato in azzurro è Romanò, ma anche capitan Giannelli è della fede giusta".

Riesce ad andare allo stadio?

"Purtroppo la mia attività me lo impedisce quasi sempre, perché se anche gioco la domenica e l'Inter di sabato, resto concentrato sui miei impegni e la distanza Trento-Milano non aiuta. Mi arrabbio ancora pensando che mi sono perso la festa scudetto di maggio, ma ero in ritiro con la Nazionale. Ora che ho preso la patente, sarà un po' meglio. Alla tele comunque non mi perdo una partita per nessuna ragione al mondo".

La gioia e la delusione più grandi della sua breve carriera da tifoso.

"Dopo la finale di Europa League persa contro il Siviglia non ho chiuso occhio. Lo scudetto è stata una grande festa. A livello di partite, sarò banale ma scelgo il derby in rimonta da 0-2 a 4-2 e il 2-0 sulla Juve. Con buona pace della mamma...".

Chi era il suo idolo da ragazzino e chi la emoziona di più ora?

"Zanetti per me resta il Capitano. Ora Barella tutta la vita. E non certo per il nostro contatto via social. Quando arrivò dal Cagliari ero felicissimo, poi Lukaku gli ha fatto un po' ombra. Ma Nicolò è incredibile, non c'è una partita in cui tradisca. E a certi livelli questa continuità è incredibile. Ho sentito qualche critica durante l'Europeo, ma per me è stato grandissimo anche lì".

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Visti i pronostici della vigilia, un eventuale scudetto bis dell'Inter sarebbe paragonabile al vostro trionfo europeo?

"L'Italia non aveva come obiettivo la vittoria finale. Noi lo sognavamo, ma sembrava impossibile. L'Inter invece ha tutto per ripetersi e deve puntare al massimo".

Anche in Champions?

"Certo, lo 0-0 di Kiev proprio non mi va giù. E lo Sheriff vincendo a Madrid ci ha complicato la vita. Ma l'Inter e i suoi tifosi sono destinati a soffrire e a gioire in modo speciale. Tutto dipende ancora da noi. E non voglio nemmeno pensare a un'altra eliminazione".

Inter favorita per lo scudetto?

"Riesce a rigirare la domanda? Sono scaramantico".

Quale squadra teme di più in chiave scudetto?

"La Juve non è questa, tornerà su e resta la più pericolosa: la vittoria sul Chelsea conferma che non era quella di inizio stagione. Ma anche Milan, Napoli, Roma e la stessa Atalanta giocano bene. C'è un livellamento verso l'alto".

Persi Conte, Lukaku e Hakimi, l'Inter ha preso Inzaghi, Dzeko, Correa, Dumfries, Calhanoglu e Dimarco. Come la vede?

"Ora abbiamo più giocatori di qualità e più soluzioni. Mancano due punte di diamante? Proprio la mia Italia ha dimostrato che non sono indispensabili per vincere".

L'Inter dovrà iniziare a battere lo Sheriff a San Siro il 19 ottobre.

"Farò l'impossibile per esserci! Ho anche l'aggancio di Davide Lama, che lavora per l'Inter ed era con noi all'Olimpiade di Tokyo. Se qualcuno mi volesse invitare sarei anche onorato di vedere Appiano e conoscere la squadra".

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