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Middelfart, il sindaco: “Eriksen icona e ragazzo perfetto, è uno di noi. Sabato…”

Matteo Pifferi

Nel corso dell'ampio reportage de La Gazzetta dello Sport in quel di Middelfart, città natale di Eriksen, a parlare è anche il sindaco

Nel corso dell'ampio reportage de La Gazzetta dello Sport in quel di Middelfart, città natale di Eriksen, a parlare è anche il sindaco, Johannes Lundsfryd Jensen:

«Qui ha cominciato a giocare. E proprio qui, sabato sera, avevamo allestito un maxischermo. Eravamo 200 persone. Siamo rimasti gelati quando è caduto per terra. In maniera composta e silenziosa sono andati via tutti. Ognuno a casa propria. Nessuno pensava che la partita sarebbe mai ripresa. Proprio lui, proprio il nostro giocatore: tutto non aveva più significato, poi. Sabato ero con mio figlio di 20 anni e i suoi amici a vedere la partita in città, ancora adesso non troviamo le parole. Non riuscivo a non pensare ai genitori di Christian. Li conosco bene, come non potrei. E lui stesso è un ragazzo perfetto, quando torna qui si mette sempre a giocare con i ragazzi della scuola calcio. È uno di noi, è un figlio della città, è un’icona. Lo aspettiamo qui, appena uscirà dall’ospedale e l’Europeo sarà finito, magari passerà qualche giorno a casa sua. E noi vogliamo stargli vicino».

I vicini

A parlare è anche Poul, il vicino di casa dei genitori di Christian:

«Cosa le devo dire? Una famiglia speciale. E lui non poteva che essere così, fatto allo stesso modo. L’abbiamo visto crescere, per noi è stato terrificante sabato scorso». Altro giro, altro vicino, una donna al civico di fronte: «Ha presente i vicini che tutti vorremmo avere? Ecco, esattamente. Abito qui da sette anni, li conosco molto bene. Sabato mi ero allontanata dalla televisione proprio in quel maledetto istante, poi sono stata chiamata e no... non volevo credere ai miei occhi».