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Mihajlovic: “Se serve il ritiro fino a fine anno si fa, non me ne frega niente”

Sinisa Mihajlovic, dopo la sconfitta con l’Atalanta, si sfoga ai microfoni di SkySport: “Un grande calciatore e un grande uomo, faccio le mie condoglianze a Cesare Maldini. Per quanto riguarda la partita, una gara così con chi è...

Eva A. Provenzano

Sinisa Mihajlovic, dopo la sconfitta con l'Atalanta, si sfoga ai microfoni di SkySport: "Un grande calciatore e un grande uomo, faccio le mie condoglianze a Cesare Maldini. Per quanto riguarda la partita, una gara così con chi è dietro di noi in classifica non è accettabile. Si va in ritiro fino alla Juve e se serve fino a fine campionato. Avevo detto in tutti i modi come doveva essere fatta questa partita. Parliamo sempre delle stesse mancanze, quindi abbiamo dei difetti , dobbiamo mantenere sangue freddo e adesso dobbiamo guardarci dietro, abbiamo il Sassuolo è ad un punto. Abbiamo la Juve che è più forte di noi, ma vedremo. Così giocando non si va da nessuna parte. Non ci sono alibi, ai miei non ho mai chiesto di vincere per forza, gli ho chiesto di fare bene il lavoro per il quale sono pagati. Lavoreremo su tutto, ma certi difetti neanche con la volontà li riesci a migliorare".

- Il Milan non arriva nelle prime otto senza concentrazione? 

La classifica che abbiamo adesso ce la siamo meritata nel bene o nel male. Ci sono disattenzioni sui gol, si cerca di lavorare sui difetti, ma non è sempre facile correggerli. Motivazioni e concentrazione non devono mai mancare. 

- Manca la ferocia, hai giocatori che non se ne rendono conto? 

Loro lo sanno, se ne rendono conto e non so se il ritiro serve, ma ho provato di tutto e questa è l'unica soluzione rimasta. Fino a che non vedo le cose come voglio vedere siamo da ritiro e se serve fino a fine campionato, non me ne frega niente.

- I giocatori senza personalità a Milanello non rendono. E' il male oscuro del Milan? 

Sicuramente la forza del Milan degli anni passati erano certi uomini, certi giocatori che quando qualcuno alza la cresta gliela mettono a posto. Non ci sono più i giocatori di una volta. Dove ho allenato ci sono uno o due giocatori così. L'allenatore deve cercare di riempire questi vuoti. E' una situazione complicata ma stimolante, non cerco alibi, mi prendo sempre le mie responsabilità. 

(Fonte: SkySport)

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