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Mihajlovic show: “Juve contro tutta la gente del Toro, non solo 11 giocatori. Il derby è…”

Dario Di Noi

Spettacolare conferenza stampa pre derby in casa Toro: Mihajlovic ha scelto di presentarsi con alcuni 'ospiti' per spiegare le emozioni della stracittadina

E’ stato un autentico show quello che Sinisa Mihajlovic ha inscenato nella sala stampa dello stadio 'Grande Torino' alla vigilia del derby contro la Juventus. Assieme a lui, in conferenza stampa, il tecnico granata ha portato alcuni ospiti: "Oggi ho portato alcune persone che domani giocheranno insieme a noi. Si tratta di Renato Cornaglia detto "Socrates", 60 anni, da sempre tifoso del Toro: ha visto l’ultimo Scudetto, le retrocessioni, e non ha mai rinnegato il suo amore per il Toro. Domani anche se non avrà gli scarpini, giocherà insieme a noi. E poi c’è Luca Finetto, magazziniere che ci accompagna nel lavoro quotidiano. Anche lui domani giocherà con noi perchè i nostri risultati non dipendono solo dalle parate di Hart e dai gol di Belotti. E poi c’è Amos Ferrini, il figlio di Giorgio, che ci ha lasciato troppo presto, ma guarda da lassù tutte le nostre partite. E poi c’è Marco Benassi, che anche lui si spera sarà in campo domani".

Finite le presentazioni, Miha ha spiegato il motivo: "Tutto questo per capire che domani la Juventus non giocherà solo contro undici giocatori ma contro tutta la gente del Toro e tutti coloro che lavorano con noi. Dovranno sudare le proverbiali sette camicie. Non so come finirà il derby, ma so che noi domani usciremo a testa alta, giocando da Toro e dando tutto. Voglio solo fare una raccomandazione: voglio vedere domani un derby bello, pieno di intensità ma anche di correttezza. Perchè il derby non è una guerra. Il derby è essenza del calcio: c’è intensità, sforzo, sfottò, emozione, ma resta un gioco: che fa piangere e arrabbiarsi a volte, ma resta pur sempre un gioco".

"Quali insidie dalla Juve? La Juventus è la squadra più forte. Hanno tanti giocatori di qualità, una grande società, giocatori con fisicità e qualità, una squadra aggressiva e pericolosa sulle palle alte. Noi dovremo fare una grande partita ma anche loro: non è un caso se abbiamo il terzo attacco in Italia. Anche loro si dovranno preoccupare di noi perchè abbiamo qualità. Boniperti diceva: vincere è l’unica cosa che conta. Per me invece quello che conta è vedere la mia squadra giocare da Toro: perchè quando lo fa di solito vince. Dobbiamo giocare seguendo i nostri soliti principi. Per me il come si gioca è importante. E’ questo che voglio vedere. Noi dobbiamo giocare sempre dando tutto, giocando da uomini, con intensità, ambizione e coraggio. Cos’è la Juve per me?Un dragone che quando gli tagli una testa gliene spuntano altre due. Io ho molto rispetto. Ma non paura. Faremo di tutto per batterli, e per toglierci questa soddisfazione. Faremo di tutto per batterli, per toglierci questa partita, usando la testa e applicando i nostri principi con lucidità, concentrati ognuno sul proprio compito".

"Higuain e Belotti? Sono uomini da 100 milioni. Per Higuain li hanno già versati, per Belotti per fortuna no. Higuain è fortissimo ma io mi tengo il Gallo. E comunque entrambe le squadre hanno altri giocatori di qualità, che con un colpo possono risolvere la partita. Ma sono convinto che a vincere è sempre la squadra e mai il singolo".

"Vero che sono stato vicino alla Juventus? Ho la memoria corta. Sono concentrato su questa partita, sul presente e sul futuro. Non ho buon record contro di loro?E’ vero, ma col Milan l’ultima volta abbiamo giocato una buona partita, se c’era una squadra che doveva vincere era la nostra. Gli episodi hanno pesato. Ma non è per quella partita che io voglio vincere domani. Io ho grande rispetto per la Juventus e i motivi per cui voglio vincere li ho detti prima".

"Arbitro Rocchi? Io ho piena fiducia negli arbitri italiani. Penso che Rocchi sia uno dei migliori. Se ci dovessero errori saranno fatti in buona fede. Possono sbagliare gli arbitri come noi. Dobbiamo lasciarlo sereno, se arbitra come sa lo farà bene. Non mi sono mai preoccupato degli arbitri. Penso che i direttori di gara italiani siano i migliori del mondo, noi dobbiamo pensare a noi stessi. Noi sicuramente non vinceremo o perderemo per colpa dell’arbitro. Non voglio alibi, dobbiamo essere concentrati su noi stessi".