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Ansia da closing per il Milan. La trattativa con i cinesi è tutt'altro che ben avviata e ora si prospetta addirittura una battaglia legale sui 200 milioni di caparra già versati da Sino Europe. La situazione è illustrata dal Corriere dello Sport: "Il clima tra le parti, peraltro, è tutt’altro che sereno e conciliante. Fininvest, da un lato, ha fatto la voce grossa, concedendo sì altro tempo, ma pretendendo pure nuove e più rigide garanzie (tracciabilità del denaro, aggiunta di penali), ma, dall’altro, non può essere del tutto tranquilla di poter uscire da questa vicenda almeno con 200 milioni in cassa. Ses, infatti, ha già messo in chiaro che, qualora dovesse saltare tutto, è pronta a dare battaglia per recuperare almeno parte del denaro già versato, in particolare la seconda caparra versata lo scorso dicembre."
COME RIAVERE I SOLDI - "L’obiettivo, infatti, sarebbe quello di vedersi riconosciuta la cosiddetta "forza maggiore". In sostanza, non ci sarebbe stata inadempienza da parte di Yonghong Li, ma l’acquisto del Milan si sarebbe arenato a causa delle restrizioni del governo cinese sugli investimenti all’estero. Senza quel giro di vite, di cui Sino Europe non avrebbe responsabilità, il passaggio di proprietà sarebbe già stato concluso tre mesi fa. Ebbene, Fininvest da questo punto di vista, non si sente del tutto al sicuro. Di qui la disponibilità a non far saltare tutto subito, accettando di sedersi nuovamente attorno ad un tavolo, allo scopo di trovare una via d’uscita che, a questo punto, farebbe comodo ad entrambe le parti. Se Sino Europe ha tutto l’interesse a comprare, per non perdere il denaro già versato, Fininvest ce l’ha a vendere."
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