Il proprietario del Milan, Gerry Cardinale, è in arrivo in Italia. Il numero uno rossonero dovrà fare chiarezza e sistemare alcuni aspetti, in particolare la questione stadio. Il club ha deciso di staccarsi dall'Inter, ma ancora non è chiaro quale zona ha scelto per costruire il nuovo impianto.
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Stadio, l’arrivo di Cardinale per fare chiarezza. La Maura, ma non solo: altre tre zone
"Quel che è certo è che il nuovo stadio il Milan se lo farà da solo. Quello che invece va ancora capito è se il nuovo impianto potrà mantenere la residenza in città. Gli appuntamenti di domani aiuteranno la proprietà a orientarsi tra le quattro aree sotto esame, anche se per la decisione finale occorreranno altro tempo e nuove riflessioni. L’ipotesi di La Maura piace, ma il percorso è fitto di ostacoli, tra questioni economiche per l’acquisto dell’area, divisioni politiche e proteste dei residenti, che domenica scorsa hanno manifestato contro il progetto di un nuovo stadio", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Le alternative a La Maura sono tre: l’area delle ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni è stata la prima visionata dallo stesso Cardinale, quando il Milan era ancora nelle mani di Elliott, e resta ancora la strada più facilmente percorribile per più motivi (dalla disponibilità dell’amministrazione comunale alla viabilità). A complicare le cose c’è la battaglia milionaria tra i proprietari di Hines e Intesa, banca che guida il gruppo dei finanziatori. Sullo sfondo, infine, le altre due piste: una conduce all’area San Francesco di San Donato; l’altra porta ad Assago-Rozzano, nell’area di proprietà della famiglia Cabassi: è quella in cui l’Inter sta valutando di costruire il suo stadio", aggiunge il quotidiano.
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