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Gds – Milan disastroso. Inter, il peso di Taremi: l’iraniano è dominante. I nerazzurri…

Gianni Pampinella Redattore 
Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti ha analizzato le prestazioni di Inter e Milan

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti ha analizzato le prestazioni di Inter e Milan. La squadra di Inzaghi ha trovato i tre punti sul campo del Lecce, mentre i rossoneri sono caduti a Parma. "Inzaghi ritrova l’Inter, Fonseca continua a perdere il Milan. Al debutto le milanesi si erano smarrite, limitate da troppe disattenzioni e dalle gambe pesanti (ma quelle le avevano anche gli avversari). La prova d’appello è stata superata, benché non con voti altissimi, soltanto dai nerazzurri. Il cammino comune di Inzaghi e Fonseca, cominciato con il doppio deludente 2-2 della prima giornata, è già finito: ora i rossoneri sono staccati di tre punti in classifica ma, soprattutto, trasmettono sensazioni inquietanti , evidenziando preoccupanti segnali di disorganizzazione, scarsa lucidità e (stavolta) anche mancanza di cattiveria".

"L’Inter non è bella, tanto meno è la squadra irresistibile che molte volte abbiamo ammirato, però è concreta e consistente. Al debutto aveva regalato troppe occasioni al Genoa, al Lecce non ne concede nemmeno una finché non ha due reti di vantaggio. Senza Lautaro, si nota il peso di Taremi, benché non abbia giocato la sua partita migliore. L’iraniano non è dominante come il Toro ma è un attaccante di dimensione internazionale, capace di prenderne il posto senza che il vuoto lasciato dall’argentino appaia insopportabile. Rispetto alla coppia formata da Arnautovic e Sanchez, che nella scorsa stagione erano le riserve in attacco, il miglioramento dell’Inter è netto".

"Quando è tornato in Italia, Fonseca ha annunciato un Milan diverso, coraggioso. I propositi erano buoni, ammirevoli; gli effetti sono devastanti. Del resto a tutto c’è un limite. Anche al coraggio, anche alla ricerca dello spettacolo. Perché poi, quando si esasperano i concetti e non si modificano le proprie idee nemmeno di fronte all’evidenza, le conseguenze possono essere gravi. Prendete la partita di Parma. Gli emiliani - una squadra giovane e fresca, già ammirata al debutto contro la Fiorentina, e predisposta al contropiede - hanno cominciato prestissimo a entrare dentro la difesa del Milan con una facilità disarmante. Hanno segnato un gol, potevano farne altri. Eppure Fonseca è andato dritto per la sua strada, non ha preso contromisure, ha lasciato che gli avversari continuassero a creare occasioni nitide ogni volta che superavano la prima pressione. Un punto in due partite è una miseria". 

(Gazzetta dello Sport)