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Milan-Inter, derby social: rossoneri avanti, nerazzurri boom a Natale. E in Cina…

Il confronto dei due club sui social

Matteo Pifferi

Non solo in campo, Milan-Inter si gioca anche sui social. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta statistiche e dati delle due squadre (e dei loro giocatori) sui vari social network: stando a quanto analizzato da KPMG Football Benchmark, considerando Facebook, Twitter, Instagram e Yourube, si evince come il Milan abbia un seguito tre volte più ampio rispetto all'Inter. Sono 35,8 i milioni di follower che proiettano il Milan all'undicesimo posto al mondo. L'Inter è stata pioniera della comunicazione digitale per volere della famiglia Moratti, ora è seguita da 12.3 milioni (terza in Italia) e cresce di circa 6% al mese. In ambito social, però, conta l'engagement - il peso specifico di un post, ossia quanti like, commenti, condivisioni riesce a fare - e Milan e Inter se la cavano alla grande. L'Inter soprattutto nel periodo Inter Bells generava su Facebook 6.870 interazioni per post, numeri mai realizzati prima da altri club.

CINA - Il seguito dei due club non può che estendersi anche in Indonesia - il Milan qui ha 3,5 milioni di follower - che per l'Inter è il secondo bacino d'utenza più grande. Milan e Inter riscuotono successi anche in Nordafrica - l'Inter soprattutto in Nigeria e Ghana - e Sudamerica. L'Inter è più poliglotta - 8 idiomi - rispetto al Milan - italiano, inglese, tentativi di spagnolo e arabo e cinese -. Già, la Cina è un'altra cosa. Non ci sono Facebook e altri social tradizionali, la corsa all'oro è tutta sui social cinesi: entrambe su Weibo (Milan avanti di 100 mila utenti), provano a stupire e per il Capodanno cinese (l'Inter ha impegnato i suoi con origami e attività affini e si premurava di postare i video durante le pause pubblicitarie dello show sulla televisione nazionale, per pizzicare i suoi follower intenti a smanettare) hanno ottenuto feedback clamorosi.

SINGOLI - La Gazzetta illustra anche alcune particolarità: "Di storie ce ne sono: la sfida degli account Instagram chiusi e poi riaperti (Donnarumma in estate durante la telenovela contratto, Santon un mese fa causa insulti), le scelte di Gattuso che i social non li ha e Spalletti che vi si affaccia timidamente, le social-wags tra cui domina incontrastata Wanda Nara (3 milioni di follower su Instagram, il marito si ferma a 2,9), le interessanti escursioni – non usuali per dirigenti – di Mirabelli e Zanetti. Singoli? Donnarumma in Brasile ha più likes di Bonaventura in Italia, Gagliardini ha una base solida di follower argentini, Bonucci strapiace in Algeria, la pagina Facebook di Icardi per ogni fan argentino ne ha 6 italiani. In una classifica complessiva (Facebook-Twitter-Instagram) spicca un duello che stasera vedremo spesso: i 5,9 milioni di Leonardo contro i 4,7 di Mauro. Poi Rafinha, che nel Barça dei tempi d’oro s’è fatto un bel patrimonio, e Calhanoglu, che ha aperto al Milan anche interessanti prospettive turche. Al settimo posto ci sarebbe Hachim Mastour, che ha un seguito virtuale da 1,7 milioni. Più di André Silva, Miranda, Suso e Perisic, per dire. Merito delle sue prodezze da streetballer griffatissime e del grande appeal rossonero nel suo Marocco. Vero, non gioca scampoli di gara vera dal 15 gennaio 2017 (Zwolle-Ajax) e al Milan si limita ad allenarsi. Ma in un’ideale squadra social del derby il titolare è lui".

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